Lo strumento urbanistico oggetto dell’incontro di approfondimento sulla conurbazione del golfo. Il gruppo di studio sui temi del comprensorio del golfo, animato dal Laboratorio Socio Politico di Gaeta, nel corso dell’ultima riunione tenutasi presso l’Oratorio don Bosco di Formia, ha proseguito nella fase di conoscenza del territorio, focalizzando la propria analisi sulle prospettive urbanistiche del territorio. In particolare si è esaminata la proposta del nuovo Piano Regolatore Generale del comune di Formia, che nei prossimi mesi dovrebbe essere adottato dal consiglio comunale.
Formia è il comune più grande e centrale della conurbazione del golfo e, come facile intuire, le sue scelte territoriali, soprattutto in termini di servizi e infrastrutture, si riverberano inevitabilmente sui comuni confinanti. Di seguito si riassume il quadro che è emerso dall’analisi delle previsioni del PRG. A fronte di un incremento demografico al 2025 quasi nullo si prevede l’edificazione di circa 2200 nuovi alloggi, di cui 1200 derivanti da pianificazioni attualmente in corso. Queste ultime interessano alcune vaste aree (es. comprensorio via Piana) per le quali il piano si limita ad un acritico recepimento. Lo stesso dicasi per alcune aree ex industriali oggi dimesse (es. ex Salid), anche se queste hanno prevalentemente destinazione diversa da quella residenziale.
Il grosso dello sviluppo edilizio è localizzato a Gianola e a Penitro. Esso avverrà sulla base dei meccanismi della perequazione e della compensazione. Questi hanno il pregio di non discriminare le proprietà ai fini delle destinazioni d’uso edificabili, ma hanno il difetto di essere meccanismi complessi che richiedono tempo e consuetudine per essere applicati. Il problema è che alla loro attuazione è legata la cessione delle aree pubbliche per gli standards, di cui la città è deficitaria. Esempi emblematici esaminati sono stati i previsti parchi delle Fosse e quello fluviale di Gianola.
Dal punto di vista infrastrutturale cardine del piano è la previsione della c.d. pedemontana leggera. La strada, lunga circa 14 chilometri, collega lo svincolo centrale di Penitro alla salita di Piroli, ai confini con Itri e intende rispondere all’esigenza del decongestionamento del traffico di attraversamento della città. Non mancano alcune criticità emerse durante la riunione. Esse attengono soprattutto al tracciato che
- nel tratto orientale, per circa cinque chilometri fino ad Acqualonga, inutilmente duplica l’attuale superstrada variante Garigliano, attraversando terreni di natura agricola;
- nel tratto centrale attraversa il bacino della sorgente Mazzoccolo (con pericolo per le sue falde), inerpicandosi fino a 200 metri di quota;
- nel tratto finale non si raccorda all’Appia in corrispondenza della strada del Consorzio Industriale, che permetterebbe ai flussi di traffico di scavalcare l’abitato di Gaeta, ma all’altezza del confine con Itri.
Degne di nota per la loro valenza territoriale sono apparse le seguenti previsioni:
- il nuovo policlinico del golfo all’ex Enaoli;
- il campus scolastico a Penitro;
- la nuova fermata FS nella parte orientale della città (S. Croce).
- il centro congressi all’ex Seven UP a Gianola.
Dal punto di vista turistico il piano si propone di recuperare i beni archeologici della città, con particolare riferimento alle aree di villa Rubino, tomba di Cicerone e della villa romana di Mamurra su monte di Gianola. Riferimento per il settore della nautica è il previsto porto turistico “Marina di Cicerone”, i cui tempi di realizzazione però continuano ad essere incerti.