Assistenza domiciliare nel distretto Formia – Gaeta: appalto da rifare

Il Tar di Latina

Annullato l’appalto da un milione di euro per la gestione dell’assistenza domiciliare di anziani, malati, minori e disabili nel distretto socio-sanitario di Formia e Gaeta. L’assegnazione della gara, disposta a fine settembre a favore dell’associazione temporanea d’imprese costituita dalla coop Parsifal, di Frosinone, e dalla coop Nuova cooperazione organizzata, di Aversa, in provincia di Caserta, già congelata dal Consiglio di Stato, dopo aver verificato che l’attività svolta dalla campana Nco nulla avrebbe a che vedere con il servizio appaltato, è stata ora bocciata dal Tar di Latina.

La gara è stata curata dal Comune di Formia, nella veste di Comune capofila del distretto, e interessa anche Gaeta, Minturno, Itri, Castelforte, SS. Cosma e Damiano, Spigno Saturnia, Ponza e Ventotene. La base d’asta per l’affidamento del servizio richiesto, della durata di due anni, è stata fissata in 1.154.731 euro. E, esaminate le proposte delle dodici società partecipanti, alla fine l’appalto è stato dato alla Parsifal e alla Nco, per 1.108.676 euro.


Il consorzio coop sociale Nestore, di Falciano del Massico, in provincia di Caserta, secondo in graduatoria, ha fatto ricorso, sostenendo che la Nco non aveva i requisiti previsti per la partecipazione alla gara e chiedendo così di annullare sia l’affidamento che i verbali della gara stessa. Il Tar di Latina, l’anno scorso, aveva rigettato la richiesta di sospendere i provvedimenti impugnati, fatta dalla ricorrente, ma tale richiesta era stata poi accolta dal Consiglio di Stato.

I giudici di Palazzo Spada avevano sostenuto che il ricorso appariva loro, a un primo esame, fondato, visto che “Nco non dispone dei requisiti previsti dal disciplinare di gara”, in quanto da “certificato camerale” ha come “attività prevalente”, un’attività “diversa da quella oggetto dell’appalto”. Ovvero, anziché di assistenza, si occupa di creare attività di economia sociale sostenibile e di dare lavoro a persone in difficoltà. Il Consiglio di Stato aveva così sollecitato il Tar di Latina a fissare quanto prima l’udienza in cui discutere il ricorso nel merito, per stabilire se annullare gli atti impugnati.

E ora il Tribunale amministrativo ha annullato tutto e l’appalto è tutto da rifare. I giudici non hanno però ancora depositato le motivazioni della sentenza, in cui dovranno illustrare perché la gara è stata da loro cestinata.