
“Ciò che rende questo evento originale rispetto alle edizioni passate – spiega Arcangelo Di Cola, assessore alle Attività Produttive di Monte San Biagio -, è il rivalorizzare il centro storico. Più che una manifestazione legata ad un prodotto è una elaborazione culturale (intendendosi questo concetto in senso ampio ed includente le tradizioni culinarie popolari con le ricchezze storiche), che ha il suo punto nevralgico nella parte alta del paese che viene coinvolta a pieno titolo nei vari eventi che si svolgeranno fino alla chiusura del 12 marzo.
Volendo usare uno slogan potremmo dire che siamo passati dalla sagra che pone al suo centro un prodotto importante del territorio ad una sagra che pone al “centro” tutto il paese. Questo è stato possibile grazie alla intelligenza del consorzio che ha capito che il futuro dell’evento poteva esservi solo con un coinvolgimento totale del territorio e grazie alla capacità dell’Amministrazione di intercettare e amplificare tramite la sapiente regia della pro loco tale disponibilità”.