Itri amministrative 2016: l’Udc rivendica (ignorata) il candidato sindaco

Nessuna lotta fratricida ma un partito ricompattato e pronto a far rispettare “quanto sancito da precedenti accordi”. Questa la conclusione del Comitato Sezionale dell’UDC, riunitosi lunedì sera a Itri alla presenza dell’ex senatore Michele Forte nella sua veste di segretario provinciale della formazione politica. Abbastanza discordanti all’inizio, i punti di vista dei diversi interlocutori intervenuti nella discussione hanno poi trovato una conclusione condivisa: spetta a un esponente dell’UDC l’investitura di candidato a sindaco. E la richiesta fa subito riferimento all’indicazione fornita qualche giorno fa dalla segreteria del partito che designava in tale incarico Mario Petrillo. Ma il tono del comunicato finale non si carica di “revanche”, anzi si mostra disponibilissimo al “dialogo e alla ricerca di convergenze con quanti hanno visioni ideologiche e impostazioni programmatiche molto simili”. E si capisce subito, allora, che l’UDC non chiude le porte dei contatti elettorali a nessuno, salvo a coloro che si autoproclamano imbarazzati a ricercare convergenze con il partito dei cattolici impegnati in politica.

“Per poter meglio predisporre una base di confronto con quanti vorranno eventualmente effettuare un percorso politico comune – si è pure detto durante i lavori di lunedì – mercoledì 24 inizieranno i lavori per approntare una necessaria scaletta programmatica sui cui contenuti confrontarsi per verificare se esistono le condizioni per la definizione di future alleanze amministrative prima ancora che elettoralistiche”. Nessuna bocciatura personale per il candidato indicato dalla segreteria di Forza Italia, giudicata “figura rispettabilissima sotto ogni punto di vista”, ma censura totale al metodo utilizzato da chi questa indicazione ha ufficializzato, “ben sapendo quali erano gli accordi per l’investitura del candidato sindaco, definiti già cinque anni fa”.


Ma, più di ogni altro percorso interpartitico, l’UDC rivendica il ruolo di interlocutore primari con la gente, dai cui contatti “informali e quotidiani” far scaturire le idee portanti che dovranno stare alla base del programma elettorale e, soprattutto, dell’azione della nuova compagine amministrativa che dovrà gestire il comune all’indomani della consultazione del giugno prossimo.

Da parte sua, FI sembra ignorare le rivendicazioni UDC e tira dritto. Già da due giorni, infatti, campeggiano in paese gigantografie e manifesti che invitano a votare per l’avvocato Di Biase, senza, comunque, che l’appello faccia menzione dei componenti la necessaria coalizione che, a Itri, occorre sempre creare per risultare vincenti alle comunali, dato che nessun partito, da solo, è in grado di conquistare la maggioranza assoluta.