Da più parti sono state espresse perplessità in merito al progetto di accoglienza a Minturno, finanziato dal “Fondo Nazionale per le Politiche e i servizi dell’Asilo” del Ministero dell’Interno, per richiedenti asilo e rifugiati, voluto dal Commissario prefettizio e aggiudicato a una delle due partecipanti, il Gruppo umana Solidarietà di Macerata.
I dubbi sono sorti tanto in merito all’effettiva urgenza di realizzare la struttura proprio a Minturno che al momento, e proprio in settori quali quelli del Sociale, sta dimostrando una sofferenza, anche circa la procedura di assegnazione.
A cercare di dissuadere il Commissario anche uno dei candidati a sindaco, Massimo Signore, il quale ha evidentemente espresso le sue perplessità in merito alla realizzazione del progetto, ma anche il gruppo “Sovranità Sud Pontino”.
A “giochi fatti”, inoltre, è intervenuta la Cooperativa Alternata S.I.Lo.S. onlus, coinvolta nel progetto presentato dal Consorzio sociale Pegaso di Rieti – risultato perdente per soli due punti rispetto al Gus -, manifestando apertamente dubbi circa la procedura di selezione adottata.
“La cooperativa scrivente (Cooperativa Alternata S.I.Lo.S. onlus) – scriveva all’indomani dell’aggiudicazione del bando alla Gus, Federica Marciano, responsabile Area Migrazioni – insieme a giovani operatori del territorio ha attivato una rete di cooperative, enti e associazioni a livello locale, regionale e nazionale presentandosi con una proposta altamente qualificata per il bando in essere. Nel giorno di mercoledì 10 febbraio la nostra socia e delegata di un grande consorzio che opera da anni nell’accoglienza nella provincia reatina ha assistito all’apertura delle buste contenenti le proposte progettuali, venendo coinvolta suo malgrado in un teatro dell’assurdo fatto di illazioni e nervosismi che poco si addicono alle stanze di un ente locale, al decoro e al rispetto dei suoi dipendenti e soprattutto a chi sapeva di presentarsi con una proposta che non lasciava adito a dubbi”.
“La proposta progettuale – chiariva ancora meglio la Marciano – ha al suo interno il partenariato di tre importanti e pluririconosciute realtà del territorio regionale, enti e associazioni di caratura nazionale, forse conosciute solo agli addetti ai lavori come l’Asgi e Liberi Nantes, ma come dubitare della caratura della commissione esaminatrice. All’interno della rete presentata vi erano circa 50 adesioni di attività commerciali e associazioni del territorio, cooperative locali e regionali, uno staff multidisciplinare fatto di operatori e professionisti che operano nel settore con esperienza pluriennale. E inoltre c’era in quella proposta la voce di parte di un territorio, che è stato ascoltato, informato, con cui il progetto è stato condiviso e compartecipato, c’era la voce e l’impegno di operatori sociali del territorio che sono stanchi di dover esportare le proprie competenze in altri luoghi che non siano quelli di appartenenza.
Il territorio e la popolazione di Minturno hanno perso una grande occasione, per far crescere, sia a livello economico, sia formativo la propria città. Quello che sconcerta e che rammarica è che all’apertura delle buste contenenti i progetti è risultato palese a tutti i partecipanti quanto sia stata valida la proposta progettuale presentata, tanto da scatenare i nervosismi e le illazioni da parte del competitor”.
A fronte di una così chiara manifestazione di dissenso, proprio nella giornata di oggi anche “Sovranità sud pontino” ha voluto far intendere di ravvisare qualcosa di poco chiaro in questa aggiudicazione. E per andare in fondo alla vicenda e sciogliere tutti i nodi relativi ha chiesto e ottenuto l’interessamento dell’onorevole Marco Rondini della Lega Nord. Quest’ultimo presenterà una interrogazione parlamentare nella quale chiederà di sapere quali sono stati i motivi per i quali il Commissario Prefettizio ha deciso in maniera arbitraria di indire un bando per la creazione di un centro di accoglienza a Minturno. Interrogazione corredata naturalmente dall’ulteriore istanza di fare luce sulle modalità di assegnazione del bando alla cooperativa Gus di Macerata.