Sabaudia, il Pd: “Dopo le dimissioni un fragoroso… silenzio”

Pietro Piroli, segretario Pd Sabaudia

“Anche a chi non è in possesso di un cronometro di precisione è difficile che gli sia sfuggito che le 48 ore necessarie al Sindaco pro tempore Lucci per risolvere il nodo delle sue dimissioni con i consiglieri di Fratelli d’Italia siano abbondantemente trascorse e che dalle stanze della Casa Comunale giunga soltanto un fragoroso silenzio”.

A parlare è il segretario del Pd di Sabaudia, Pietro Piroli.


“Dalle voci che si rincorrono sembra che il Lucci le abbia provate di tutte ma la posizione dei dissidenti sembrerebbe coerentemente la stessa. Ora l’unica cosa certa al netto di possibili proroghe temporali e’ che per poter andare ad elezioni anticipate entro il 16 giugno 2016 la maggioranza dei consiglieri comunali (9 su 16) rassegni  le proprie dimissioni dalla loro carica davanti a un notaio entro il 24 di febbraio decretando quindi di fatto la fine di questa Amministrazione. Altresi’ se il Sindaco non avra’ revocate le sue di dimissioni entro il 29 di febbraio, andremo incontro all’ennesimo commissariamento almeno fino ad ottobre 2016 quando le nostre elezioni comunali potrebbero essere accorpate al referendum nazionale.

Quali possono essere gli scenari futuri e’ francamente difficile ipotizzarli al momento che la crisi e’ tutta all’interno della maggioranza, ma che corre l’obbligo da parte delle opposizioni di favorire e di contribuire al massimo alla ricerca di qualsiasi strumento atto a porre fine a questa disastrosa Amministrazione evitando per quanto possibile le tentazioni di qualcuno che con atteggiamento un po’ elitario da puzza sotto il naso  non vuole  sporcarsi le mani per paura di contaminazioni future pur auspicando un suicidio collettivo della maggioranza che si dovrebbe autodimettersi in toto Sindaco compreso come solo forse in qualche governo imperiale nipponico e’ successo.

Noi del PD di Sabaudia abbiamo sostenuto pur con i doverosi distinguo le istanze del gruppo dei Fratelli d’Italia a viso aperto senza falsa retorica solo perche’ le ritenevamo giuste per il bene della citta’ in quanto sono ben note le nostre posizioni distinte e distanti da quelle della attuale Amministrazione, e pertanto con la coscienza pulita e scevri da qualsiasi insinuazione di ‘intelligenza con il nemico’, propedeutico a futuri accordi elettorali di la’ da venire”.