Ci risiamo. Da mesi senza lavoro, manifestano all’ingresso del Comune di Formia. Le accuse anzitutto verso il sindaco Sandro Bartolomeo, reo di non aver mai mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale e nei mesi successivi circa l’impegno nel trovargli un posto di lavoro. A quanto riferiscono i manifestanti le promesse sarebbero iniziate in piena campagna elettorale, l’ultima, per chiedere il voto in cambio del lavoro una volta nelle urne. Oggi però sono stanchi di aspettare e soprattutto disoccupati, alcuni con famiglia e figli e carico.
Per la precisione, le promesse riguardano “lavori individuali” per “scambi di voti” come loro stessi riferiscono. E ancora “votate Sandro e poi potrete scegliere dove lavorare”. A pronunciare queste parole sarebbe stato l’attuale presidente del Consiglio comunale Maurizio Tallerini – al quale vanno anzitutto i nostri auguri di pronta guarigione dopo il malore accusato qualche giorno fa – che avrebbe fatto campagna elettorale a sostegno di Bartolomeo.
E poi ancora promesse di lavoro con la ditta Barretta, con la cooperativa di Lino Pace o per ottenere una casa popolare. Niente, solo menzogne secondo questi sei uomini disperati che oggi chiedono lavoro per salvare la vita della loro famiglia.
Un fatto di stringente attualità anche alla luce della recente richiesta di rinvio a giudizio proprio per il sindaco Sandro Bartolomeo da parte della Procura della Repubblica di Cassino, e altri due indagati, per i reati di voto di scambio e abuso d’ufficio.