Servizio mensa a Terracina da 3,5 milioni di euro … ma nel pasto della cooperativa c’è un verme

Mensa scolastica (generica)

Un verme nel piatto di riso servito ad una bimba che frequenta il servizio mensa dell’istituto Fiorini di Terracina (Anche gli istituti Don Milani e Montessori si avvalgono del medesimo servizio). Ora è allarme. E’ accaduto venerdì scorso, dopo che nelle scorse settimane, analogamente, andò in scena la protesta dei genitori sulla presenza di spine nei piatti a base di pesce che rendevano i pasti difficilmente commestibili e anche digeribili. Insomma, a finire sotto accusa, la ditta che ha in appalto il servizio e, ovviamente, il Comune di Terracina – attualmente commissariato – che sul servizio dovrebbe costantemente sorvegliare. E’ chiaro che la presenza di un verme è un fatto grave e pone mille dubbi non solo sulla qualità ma sul rispetto delle procedure igienico sanitarie della preparazione dei pasti.

A questo proposito va segnalato che molti genitori hanno sospeso la frequentazione del servizio mensa dei propri figli, dopo aver protestato in massa – circa l’accaduto – proprio davanti all’istituto di Borgo Hermada diretto da Maria Laura Cecere. Per ora dal Comune nessuna comunicazione ufficiale, anche se la segnalazione della dirigente è arrivata. Ricordiamo, leggendo dal sito del Comune di Terracina, che il servizio costa 45 euro per 22 pasti (Ecco i prezzi: AVVISO-PUBBLICO-MENSA-A.S.-2015.2016-RISTRETTO). L’appalto, che ammonta a 3,5 milioni di euro per 5 anni, iniziato nel 2014/2015 e che terminerà nell’annualità scolastica 2019/2020, è stato affidato alla società cooperativa Solidarietà e lavoro.