Lunedì 8 febbraio il Rotary Club Latina ha presentato un interessante progetto, elaborato in collaborazione con il RC Roma Cassia, il RC Tunis Mediterranee e l’Organizzazione Slow Food e per il quale è stato richiesta una sovvenzione globale alla Fondazione Rotary. Sede del Convegno la Base della 4^ Brigata Telecomunicazione e Sistemi per la DA e l’AV, ospiti del Comandante, Gen. B.A. Giuseppe Sgamba, sempre molto sensibile a tutte le iniziative che vanno nella direzione della promozione e valorizzazione del territorio. Duplice l’obiettivo del progetto, denominato: “Grani antichi della Tunisia – Progetto di microeconomia a protezione e sostegno della biodiversità nei territori di appartenenza“.
Creare opportunità imprenditoriali, lavorative e commerciali, tramite la costituzione e la formazione in Tunisia di una cooperativa prevalentemente femminile in grado di valorizzare e produrre farine e prodotti, in particolare pane, a partire da due antiche varietà autoctone di grano duro – la mahmoudi e la schili – Favorire la biodiversità, preservando, conservando e valorizzando nel contempo le risorse naturali dei territori.
Del Gen. Sgamba l’introduzione del Convegno, alla quale hanno fatto seguito i saluti del Commissario del Comune di Latina, Prefetto Giacomo Barbato, del rappresentante dell’Ambasciata di Tunisia Consigliere Saida Fatnassi, e del Presidente del RC Latina Roberto Micolitti. Il Prof. Giuseppe Bonifazi ha presentato il progetto e l’ing. Francesco Martinelli ha sottolineato i diversi aspetti sull’impegno al dialogo tra i vari paesi dell’area del Mediterraneo. I rappresentanti di Slow Food: la Dr.ssa Francesca Rocchi, Vice Presidente di Slow Food Italia, la Dr.ssa Nazarena Lanza, referente Slow Food per l’Africa Mediterranea, il Dr. Tommaso Iacoacci, vice Presidente di Slow Food Lazio, hanno trattato temi specifici della difesa della biodiversità, dei progetti e delle prospettive nell’area mediterranea e nel territorio. Ha concluso il convegno un intervento del sommellier master class Elio Mazzocchi, che ha illustrato le caratteristiche dei vini dell’Agro Pontino.
Al convegno ha fatto seguito un evento conviviale sul tema, con portate preparate con prodotti esclusivamente locali (tra i quali i chiacchietelli di Priverno, presidio Slow Food) e ottimi vini, sempre del territorio, perfettamente abbinati. Molti i temi di fondo emersi dal convegno. Il progetto rientra a pieno titolo nella strategia di intervento del Rotary per realizzare un mondo migliore, affrancato dalla povertà, dalla fame, dalle malattie, dall’analfabetismo, dai conflitti: progetti mirati da realizzare direttamente là dove è il bisogno, utilizzando ed eventualmente formando le risorse umane ivi disponibili. E’ una strategia d’intervento che si propone di risolvere i problemi là dove sorgono e di favorire lo sviluppo delle economie locali, creando benessere e quindi pace. L’unica valida, in quanto risolve alla radice i problemi, per prevenire la fuga di tanti disperati dalla povertà, dalla fame e dalle guerre, esodo che genera tutte quelle problematiche di accoglienza che i paesi avanzati in particolare il nostro, stanno conoscendo. Non si abbandonano il proprio paese e le proprie radici se c’è lavoro e pace.
Il paese dove il progetto viene realizzato, la Tunisia, è strategico per l’equilibrio del Nord Africa, in quanto simbolo di equilibrio, tolleranza e democrazia, e per questo soggetto agli attacchi (purtroppo avvenuti) dell’odio e dell’intolleranza. E qualsiasi iniziativa che vada nella direzione di aiutare il paese ha anche un profondo significato, che va al di là delle singole iniziative. Altro aspetto estremamente importante e attuale, collegato a quella che è la mission di Slow Food, salvaguardare e sviluppare la produzione di specie vegetali, che non richiedono l’uso di pesticidi, a tutto vantaggio della qualità e salubrità dei prodotti e del sostegno della biodiversità.