Si terranno oggi gli interrogatori di garanzia del 51enne Alfonso Cioffi e del 44enne Giampaolo D’Angelis, due dei tre imprenditori pontini arrestati nell’operazione condotta martedì in 19 province italiane contro un’associazione a delinquere che avrebbe distratto e rivenduto almeno 13mila tonnellate di prodotti ortofrutticoli destinati ai poveri, acquistati con i contributi della comunità europea. Dodici arresti in totale, per una maxi-truffa da oltre 4 milioni d’euro complessivi finita al centro di un’inchiesta della Procura di Lodi, condotta sul campo dai carabinieri del Nas.
Per gli investigatori, parte integrante del “sistema” erano anche Alfonso Cioffi e D’Angelis, entrambi da martedì ristretti all’interno della casa circondariale di Latina. Il primo, originario di Salerno ma da anni residente a Fondi, opera con la ditta “L’oro della costiera” nell’ambito del Mof.
La stessa azienda di cui è legale rappresentante il figlio Domenico, contestualmente all’operazione posto agli arresti domiciliari, anch’egli ascoltato stamane.
D’Angelis, nato a Formia, è invece socio unico di una ditta attiva nel commercio all’ingrosso di prodotti alimentari, la “D&R Dolciaria”. Proprio quest’ultimo, sarebbe stato il principale referente per l’Agro pontino – una sorta di “procacciatore” – della “Sei per Secu”, l’onlus della Provincia di Lodi al centro dello scandalo dei prodotti destinati gratuitamente all’uso socio-assistenziale, ma riciclati e rivenduti a prezzi concorrenziali nei mercati rionali e all’ingrosso di mezza Italia, oltre che nell’est Europa. Tra i pontini invischiati nell’inchiesta, con un ruolo minore, anche il 37enne A.P., di Fondi.