Prima emette un’ordinanza, poi se ne dimentica per sette anni e, sollecitato a far rispettare quel provvedimento, resta in silenzio.
A bacchettare il Comune di Bassiano, dopo le diffide e i ricorsi di una cittadina, è ora il Tar di Latina.
La donna, il 28 gennaio 2009, residente al primo piano di un immobile di via dei Martiri, chiese al Comune di intervenire, affinché venisse rimossa o incapsulata una canna fumaria in eternit presente in quello stabile e ad uso esclusivo dei proprietari dell’appartamento al secondo piano.
Il 23 febbraio successivo dall’ente venne emessa un’ordinanza in tal senso, che non ha però avuto seguito. La residente in via dei Martiri, il 2 aprile scorso, ha così diffidato il Comune affinché facesse eseguire l’ordinanza, ma dall’amministrazione non è giunta alla donna alcuna risposta.
Quest’ultima ha così fatto ricorso al Tar, che ora, accogliendo le richieste della ricorrente, ha imposto al Comune di Bassiano di pronunciarsi sulla diffida entro trenta giorni. In caso contrario interverrà, nella veste di commissario ad acta, il direttore dell’Arpa Lazio. L’ente locale intanto è stato condannato a pagare 1500 euro di spese di giudizio.