Formia Rifiuti Zero e le mille anime del Partito Democratico

Riceviamo e pubblichiamo una richiesta di rettifica (??) da parte del coordinamento dei circoli Partito Democratico di Formia – presieduto da Clide Rak – circa il titolo (!) che abbiamo scelto di dare a un comunicato stampa degli stessi circoli, e di Sel, che sono intervenuti sulla vicenda dei verbali di contestazione di irregolarità, redatti negli ultimi mesi dalla commissione per il Controllo analogo sulla gestione della Formia Rifiuti Zero. Non viene approvato il titolo che abbiamo dato a quel comunicato: “Frz, Pd e Sel fanno quadrato e sfiduciano il controllo analogo“.

A questo proposito la richiesta di rettifica e precisazione recita quanto segue:


Clide Rak
Clide Rak

Il controllo analogo è strumento fondamentale nonché di garanzia per l’ente e per la politica. Nessuno ha mai “sfiduciato il controllo analogo” né in riunione di maggioranza né in sede di partito, anzi. Questo strumento, così pressante rispetto alla gestione della società, è stato voluto proprio da questa maggioranza.

Riteniamo la scelta della gestione pubblica virtuosa e giusta, una scelta che potrà negli anni garantire stabilità e buone pratiche per quanto riguarda il ciclo di igiene urbana in città. A proposito dei rilievi fatti dall’organismo del controllo analogo, sarà l’amministratore unico della società a rispondere rispetto a quanto eccepito. Non c’è e non deve esserci alcuna contrapposizione tra società e organismo di controllo: entrambi lavorano e sono organismi comunali, dell’ente. E nell’interesse dei cittadini devono continuare a lavorare. Pertanto, si invita a rettificare/aggiornare il comunicato stampa, precisando che i sottoscritti non condividono il contenuto del Comunicato Stampa per come è stato presentato”.

IL PERCHE’ DI UN TITOLO – Da parte nostra ci corre l’obbligo ulteriore di precisare che la scelta di sottolineare la presa di distanza dei due partiti, con l’utilizzo del verbo “sfiduciano”, rispetto alle determinazioni di quei verbali – salvo la precisazione appena riportata – è data dal contenuto del primo comunicato dove si legge che: “La “Formia Rifiuti Zero” è operativa da pochissimi mesi. Ha un’eredità pesante da gestire e una struttura ancora da consolidare. Lo stesso controllo analogo è elemento nuovo sotto il profilo normativo. Ma il controllo analogo e la Formia Rifiuti Zero sono strutture di un unico Ente, il Comune, da noi amministrato, e che sui rifiuti sta dimostrando al territorio una strada nuova, diversa e innovativa”.

Da cui si lascia intendere che pur riponendo fiducia nel percorso che i compiti di controllo andranno col tempo assumendo, si precisa che il controllo analogo è un istituto “normativo nuovo”. Cosa significhi nuovo non è ben chiaro visto che la costituzione e l’individuazione dei compiti che è chiamata a svolgere la commissione sono stati scelti proprio dalla maggioranza in fase di ideazione del progetto di creazione della società (come peraltro ribadisce lo stesso Pd). Insomma nuovo voleva significare che si può anche ‘sbagliare’? Che essendo in un periodo di rodaggio è da mettere in preventivo l’errore? Può essere. Ma quindi, viene allora da chiedersi, questa commissione costituita e voluta dalla maggioranza in Consiglio comunale, il proprio lavoro di controllo l’ha svolto bene oppure no. Ma forse questo secondo comunicato di rettifica chiarisce meglio la posizione del Pd sul lavoro svolto dal Controllo analogo che approva i compiti di “controllo” e “garanzia”.

“VA VERIFICATA LA FONDATEZZA DEI RILIEVI POSTI DALLA COMMISSIONE” – E a confermare la confusione sulla vicenda e i diversi punti di vista andati in scena anche in riunione di maggioranza con il Sindaco che ha abbandonato la seduta, è arrivato un altro comunicato ma della consigliera comunale, del Pd (!), Maria Antonietta De Meo che ricorda che “va verificata la fondatezza dei rilievi posti dalla commissione”. Ecco il testo integrale del suo intervento:

Maria Antonietta De Meo
Maria Antonietta De Meo

“Bla, bla, bla… lo sport preferito di chi non ha altro da fare e probabilmente altro non sa fare.

Giusto per fare chiarezza. Siamo stati NOI Componenti della Maggioranza che governa questa Città, in particolare siamo stati NOI del Partito Democratico, a pretendere che il Comune effettuasse il Controllo analogo sulla Società Formia Rifiuti Zero. E rivendichiamo con forza questa decisione, che è oggi quella che aiuta a fare emergere problemi che – ovviamente – era possibile che si verificassero, stante l’innovazione apportata.

Così come rivendichiamo i buoni risultati che la Formia Rifiuti Zero sta producendo, e che hanno consentito già in questi primi pochi mesi – e ancor più consentiranno – a questa nostra Città di presentarsi con un aspetto decisamente migliore. Naturalmente resta da verificare anche la fondatezza dei rilievi posti dalla Commissione comunale. E questo è nostro compito; ma la bontà della scelta politica fatta – e che rivendichiamo – è sotto gli occhi di tutti. Almeno, sotto gli occhi di chi VUOLE vedere, perché non c’è peggior cieco di chi non vuole vedere, e soprattutto non c’è peggior smemorato di chi FINGE di avere la memoria corta.

Se poi i controlli comunali – che ribadiamo, NOI abbiamo fortemente voluto e altrettanto fortemente rivendichiamo – dovessero far emergere errori, si correggeranno; se emergessero responsabilità negative, chi dovesse averne se le assumerà. Ma detto questo, il percorso intrapreso con la FRZ è quello giusto, e non permetteremo a nessun blaterante di metterlo in discussione. Punto”.

RICAPITOLANDO – Se tutto questo non facesse ridere, ci sarebbe da piangere (le reazioni possono essere contrastanti a seconda del punto di vista). Ricapitolando, la Formia Rifiuti Zero ha certamente alzato la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti, anche se in ritardo con gli obiettivi dichiarati, ma negli ultimi giorni è emerso che la commissione per il Controllo analogo istituita dalla maggioranza consiliare – dando seguito a una legge dello Stato e non perché qualcuno l’ha voluta – con la raccomandazione di essere severa probabilmente per non ripetere errori del passato, formata dai dirigenti comunali Italo La Rocca, Tiziana Livornese e Stefania Della Notte, ha mosso degli importanti rilievi e li ha messi nero su bianco.

(A questo proposito non si capisce cosa significhi – leggendo un passaggio del primo comunicato – “Prendiamo atto dei rilievi della commissione, ritenendo la stessa strumento indispensabile per un migliore svolgimento dell’attività. Ma è bene precisare che la valutazione sulla legittimità delle procedure è competenza degli organi amministrativi, non della politica cui spetta la definizione degli indirizzi”. Non si capisce cioè il senso di questa frase visto che il controllo analogo non è affatto un organo politico).

Infine, questi rilievi sono finiti al vaglio della maggioranza che, dice, deve stabilire se sono validi o meno. Se si può chiudere un occhio si lascia ancora pensare. Così in qualche modo mettendo pubblicamente in dubbio proprio il lavoro dei dirigenti di solito difesi: è un caso risultino indagati tutti e tre per il Sistema Formia? Attaccarsi a un titolo, portando a scordare i rilievi mossi dalla commissione (a proposito Raphael Rossi può risiedere con la famiglia in un’abitazione fittata dalla società?) e tralasciando che gli affidamenti alla Latina Ambiente sono avvenuti anche durante l’attuale amministrazione (senza che nessuno abbia spiegato nel merito la vicenda), non appare il miglior esordio per chi si riaffaccia sulla scena politica cittadina andando ora a ricoprire, dopo essere già stato assessore, il delicato incarico di coordinatore dei circoli del Pd di Formia. E non ce la sentiamo di infierire su Sel perché già parlano l’uscita del consigliere Ciaramella divenuto poi capogruppo del Pd o le più recenti dimissioni di Enrico Paone o, ancora, la presa di posizione, proprio oggi, dei “compagni” di Rifondazione Comunista (“Non sono credibili” ndr).

L’ILLUSTRE PRECEDENTE – Tornando nel merito del rilievo mossoci, a metà dicembre scorso a Milano, durante la kermesse della Leopolda a cui partecipò in prima fila il  presidente del Consiglio Matteo Renzi, fu proposto un sondaggio: “Scegli il peggior titolo di giornale”. E, sulla pagina Facebook, “La top 11 delle balle contro il governo”. Probabilmente la recente visita del Presidente del Consiglio a Ventotene deve essere stata fonte di ispirazione per il rinnovato Pd formiano.

L’INTERVENTO DEL FNSI VALE ANCHE A FORMIA – “Mettere alla berlina i giornali e i giornalisti scomodi, agitando bavagli più o meno mascherati, è tipico dei regimi – afferma in una nota il segretario della Fnsi, Raffaele Lorusso –. L’iniziativa del presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, di redigere la classifica di quelle che, a giudizio suo e dei suoi sostenitori, sono le peggiori prime pagine dei giornali italiani, qualifica chi l’ha proposta e si inserisce nella peggiore tradizione della politica italiana”. Per Lorusso “dall’editto bulgaro di Berlusconi alle scomuniche di Beppe Grillo, fino ad arrivare all’ultima sortita del presidente Renzi, solo per restare ai casi più recenti, c’è un filo rosso che attraversa trasversalmente la politica italiana: l’avversione alla stampa non allineata al potere in carica. Politici e governanti devono farsene una ragione: una stampa libera è il presupposto di qualsiasi sistema democratico e chi tenta di asservirla o di ridurla al silenzio perde soltanto il proprio tempo. Va comunque tenuta alta la guardia sui sempre più frequenti tentativi di intimidazione ai giornalisti da parte di esponenti della classe politica, evidentemente allergici alla circolazione delle idee e delle notizie”.

Sandro Zangrillo
Sandro Zangrillo

FLASH DELLE 19.16 – Infine, in questo pomeriggio convulso, sono arrivate anche le parole del consigliere comunale Sandro Zangrillo che ci ha tenuto a precisare come in particolare il primo comunicato (quello dove avremmo sbagliato il titolo), non è affatto condiviso e che si tratta di un intervento dei circoli del partito e non dei membri presenti in Consiglio comunale. Anzi a quanto abbiamo appreso il secondo comunicato – quello di “rettifica” – arriva proprio su indicazione di Sandro Zangrillo e Gennaro Ciaramella pronti a inviare una nota con la quale si stavano per dissociare – questa volta sì – con le parole del primo comunicato. Quello rivisto rappresenta la voce di tutti (?).

Viene da chiedersi chi ha scritto il primo e chi è stato avvisato per la sua pubblicazione. E quanto correnti agitino il Pd cittadino.