Da Norma ad Auschwitz per non dimenticare

L’importanza della Memoria e d’imparare dalla Storia: sono questi i motivi che hanno spinto – anche quest’anno – l’amministrazione comunale di Norma a organizzare un viaggio ad Auschwitz, promosso dall’assessorato alle Politiche sociali e alla Pubblica istruzione.

Dal 23 al 29 gennaio, infatti, un nutrito gruppo di ragazzi di terza media hanno raggiunto la Polonia e hanno partecipato alle celebrazioni in nome delle vittime della Shoah.


La scelta dell’Amministrazione è stata di offrire a tutti l’opportunità di partecipare al viaggio, senza tetto di partecipanti o filtri particolari; si è anche scelto di aiutare le famiglie a pagare metà dell’importo, utilizzando il bilancio comunale. È stato dedicato un capitolo, infatti, proprio a importanti esperienze d’istruzione come questa.

L’Ufficio delle Politiche sociali ha anche offerto un sostegno effettivo e puntuale alle famiglie per i documenti dell’espatrio e ogni altra necessità.

Quest’anno i ragazzi hanno avuto accompagnatrici d’eccezione: Elisa Ricci e Francesca Pinti, educatrici professionali, ma anche Andrea Dell’Omo, consigliere, e Nadia Dell’Omo, consigliera delegata alle Politiche sociali e alla Pubblica istruzione.

«È stato un grande onore, per me, prendere parte a questo viaggio, significa essere ambasciatrice di questo paese anche fuori ai confini di Norma e portare con me la promessa di lottare, sempre, in nome di ciò che è giusto. – commenta la consigliera delegata – Raggiungere quei territori profanati dall’orrore del nazismo è una presa di responsabilità e una decisa condanna a quel momento della nostra storia.

Perché ci appartiene, ed è importante che anche i ragazzi lo capiscano e da oggi si facciano messaggeri delle conseguenze portate dalla crudeltà.»

I ragazzi, prima del viaggio, sono stati preparati con più incontri, alla presenza delle educatrici e della psicologa comunale, Valentina Santucci. Hanno così avuto modo di affrontare quest’esperienza con coscienza critica e sensibilità adeguata, senza che venissero scossi più del dovuto dalla tematica cruda.

Perché il percorso di comprensione continui, ci sarà un nuovo appuntamento al ritorno e una serata conclusiva, insieme alle famiglie, in cui si parlerà del diario di viaggio che è stato fatto dai ragazzi e sarà sancito – in modo ufficiale ma in un’atmosfera familiare – che i partecipanti sono investiti della responsabilità di testimoniare ciò che è stato. Non possiamo dimenticare.