Lungomare di Scauri, è scontro per controllare il mercato degli stupefacenti

Foto d'archivio

La droga, il predominio sul territorio che va ogni giorno ribadito e non esclude l’uso della violenza, le regole di quel mondo e, sullo sfondo, neanche troppo lontano, nuove alleanze che spingono sull’uscio per entrare nel mercato del golfo di Gaeta. E’ lo scenario che ci sarebbe dietro un pestaggio, non semplici botte come le avevamo inizialmente definite, andato in scena nei pressi del Lungomare di Scauri, in piazza Caio Mario la sera del 24 gennaio scorso.

Piazza Caio Mario
Piazza Caio Mario

L’EPISODIO – Prima le grida come al culmine di un litigio, quindi l’azione violenta, condotta anche con dei bastoni, e, infine, non appena i protagonisti hanno udito le sirene delle gazzelle dei carabinieri e delle volanti della polizia che stavano arrivando sul posto, la fuga di tutti i protagonisti. Anche di quelli risultati seriamente feriti e comunque riusciti ad allontanarsi da soli o aiutati da altri. E comunque senza poi richiedere cure mediche. Per lo meno nelle strutture della zona dove gli investigatori hanno verificato anche questo particolare. E non solo. Il timore diffuso, personale e per i propri congiunti, a raccontare quanto visto alle forze dell’ordine intervenute sul posto, hanno indotto gli investigatori ad allargare il raggio dell’attenzione senza circoscrivere nel semplice episodio locale quanto andato in scena a Minturno.


GLI ULTIMI ANNI – Che la situazione sia in fibrillazione è noto e un termometro appropriato sembrerebbero esserlo i ripetuti episodi di accoltellamento tra giovanissimi che ogni estate si ripetono sul Lungomare scaurese, come una tradizione sempre nel mese di agosto. Tranne per la verità nell’ultimo anno quando però la temperatura della tensione è esplosa con una sparatoria in un noto ristorante sul Lungomare. Che solo perché una pistola si è inceppata, non è terminata in tragedia. E anche in quel caso era estate: mesi di afflusso turistico in cui aumenta la popolazione ma anche la domanda di sostanze stupefacenti e, di fatto, il mercato economico.