Fondi, disabile legata e rapinata in casa: indagini in salita

Sono rimaste per il momento impantanate, le indagini sul colpo in casa che esattamente una settimana fa ha visto una 66enne disabile fondana rapinata e immobilizzata per ore in un appartamento al civico 11 di via degli Ausoni. Picchiata, legata con del nastro adesivo e imbavagliata sulla propria sedia a rotelle, fino a quando la malcapitata, che vive sola, non è riuscita a liberarsi ed a lanciare l’allarme chiamando telefonicamente la sorella.

Un episodio che però fatica ancora a essere ricostruito con completezza: da dopo i fatti la vittima si trova ricoverata in osservazione presso il “Fiorini”, e continua a versare in forte stato confusionale. Sotto choc e quindi non in grado di fornire elementi concreti e univoci ai carabinieri della Tenenza di Fondi, da subito impegnati nel tentare di venire a capo dell’accaduto. Al di là dell’effettiva entità del bottino trafugato nell’abitazione della donna, infatti, resta dai contorni indefiniti un altro punto cruciale, la dinamica della rapina: ad agire è stato effettivamente un bandito solitario? In un primo momento la vittima appariva sicurissima: quel pomeriggio aveva aperto la porta di casa a una sola persona, dal volto travisato e con dei guanti; uno sconosciuto che senza proferire alcuna parola, dopo averla colpita in volto e immobilizzata, aveva messo a segno in tutta tranquillità la razzia. Col passare delle ore, però, le iniziali certezze della vittima e unica testimone sono andate scemando: tra un dietrofront e l’altro, i malviventi autori materiali della rapina potrebbero anche essere stati due. E certo non contribuisce a sciogliere il giallo l’ulteriore incertezza riguardante gli orari, sia relativamente all’irruzione che alla successiva fuga di chi ha agito. Insomma, lavoro decisamente in salita, per gli uomini dell’Arma.