Dodici licenziamenti alla Smiths Medical Italy di Latina Scalo

Questa mattina, si sono incontrati i vertici della Smiths Medical Italia srl, rappresentati dal presidente Philippe Leroche e dal responsabile Risorse Umane Annalisa Curcuruto, Vespasiano Di Spirito per Unindustria Latina, e le Segreterie Territoriali del sindacato Confederale, unitamente alla RSU aziendale,  per discutere l’apertura di una procedura di mobilità che riguarda 12 figure professionali, nello stabilimento di Latina Scalo. Questa grave decisione è stata motivata  con la necessità della Compagnia, di riorganizzarsi totalmente nel settore produzione e vendita, adottando servizi condivisi a livello internazionale e modelli gestionali standards nei paesi in cui sono presenti le diverse realtà aziendali. Questo in un’ottica di razionalizzazione e risparmio dei costi, indispensabile a garantire la competitività sui mercati.

A fare le spese di queste operazioni sono, come al solito, i lavoratori, in questo caso dodici persone, tra dirigenti ed impiegati, appartenenti al “Servizio Customer Service-Ufficio gare”, soppresso dallo stabilimento di Latina, e trasferito in Inghilterra. Il sito pontino occupa attualmente 221 unità operanti nel settore medicale, e questo staglio del 5% della forza lavoro, denota un impoverimento della struttura a favore di altre unità produttive estere, situazione che desta più di qualche preoccupazione tra i lavoratori e il sindacato.


Desta, quindi, notevole perplessità la presa di posizione di qualche Organizzazione Sindacale che, fin dal primo incontro, e senza neppure calarsi in quelle che potrebbero essere possibili soluzioni sul tavolo delle trattative, ha già dichiarato che non avrebbe condiviso un percorso comune in tal senso.

Roberto Cecere
Roberto Cecere

Commenta Roberto Cecere segretario territoriale della Femca Cisl di Latina: “La nostra Organizzazione, come sempre, sarà al tavolo delle trattative se necessario fino al 75° giorno (termine ultimo per poter sottoscrivere un accordo da quando si apre la procedura di mobilità) per trovare tutte le soluzioni che salvaguardino il sito di Latina Scalo. Come prima cosa chiederemo di aprire la ricerca di lavoratori che nei prossimi 24 mesi possano andare direttamente in pensione, di cercare il più possibile quei volontari pronti a scommettere su altre possibilità lavorative esterne; avanzeremo la richiesta di trasferire, se possibile, qualche dipendente in sedi estere e, anche ipotizzando l’ingresso in produzione di alcune figure che ne  facciano richiesta faremo, se necessario, anche ricorso alla novazione contrattuale. Non ultimo  un pacchetto economico interessante affinché per tutti si possa trovare una soluzione dignitosa”.