Ospedale di Fondi: dopo “sfratto” e declassamento, l’ex primario di Cardiologia ai saluti

Al centro, con occhiali da sole, il dottor Salvatore Valente

Un addio che rischiava di passare in sordina, e che ha visto un’altra pietra angolare dell’ospedale di Fondi messa definitivamente da parte. La parabola del dottor Salvatore Valente al “San Giovanni di Dio” – circa quarant’anni di onorato servizio – è giunta ai titoli di coda: da sabato l’ex primario di Cardiologia è andato in prepensionamento.

Un collocamento a riposo frutto di valutazioni personali, certo. Ma su cui ha pesato non poco il declassamento dei mesi scorsi del reparto che fino a prima il professionista aveva portato avanti con successo, tanto da condurre il reparto, per tipologia e numero di prestazioni, ad essere tra i primi della provincia. Una solida realtà costruita in anni di impegno e sacrificio, ridimensionata d’un colpo dopo l’approvazione dell’ultimo atto aziendale. Ritrovandosi da Unità operativa complessa a semplice, col primario demansionato a responsabile posto sotto l’egida della Cardiologia dell’ospedale di Formia. E venendo di fatto smembrata, con lo spostamento dello scorso aprile in altri locali del “San Giovani di Dio”“inadatti e impropri”, tuonò inascoltato il malcapitato Valente verso l’Asl – per far spazio a due new entry, il Cim e il servizio Veterinario. Una veloce “dismissione” che ha da subito dato luogo a tensioni, timori nell’utenza e problemi organizzativi. Fino alla decisione dell’ex primario di lasciare, tramite la carta del prepensionamento, anche il proprio ruolo di responsabile.


Salvatore De Meo
Salvatore De Meo

Decisione che sembrerebbe non aver lasciato alcuna punta di sconforto nei piani alti dell’Asl pontina – possibile ci si sia limitati a una semplice presa d’atto? – ma che ha comunque turbato non poco il sindaco Salvatore De Meo. “Sono davvero preoccupato da questa notizia”, ha commentato a caldo il primo cittadino fondano. “C’è grande rammarico per la perdita di un’altra figura altamente professionale, una figura importante tanto per gli utenti che per la stessa azienda sanitaria. Il dottor Valente ha dato e poteva continuare a dare ancora molto. Ed oggi, invece, ci troviamo con una nuova criticità che rischia concretamente di contrarre ancor di più le funzionalità del ‘San Giovanni di Dio’. Senza contare che in questi mesi mi sono battuto in ogni modo per evitare l’insorgere di determinate situazioni, tanto da proporre all’Asl di evitare l’avvenuto trasferimento della Cardiologia mettendo a disposizione di Cim e servizio Veterinario dei locali alternativi”. Possibile soluzione caduta, tanto per cambiare, nel vuoto.