“Penitro non tace” e in corteo dice: “Basta vittime”

AGGIORNAMENTO – Striscioni, manifesti e tanta rabbia hanno animato il corteo che si è svolto a Penitro questa mattina per protestare contro il “degrado, l’abbandono e l’incuria” alle quali è stata lasciata la periferia. E la gente della zona intende dirlo a gran voce anche mettendolo nero su bianco e bloccando quel tratto di strada regionale, la 630 che, solo qualche giorno fa, ha mietuto un’altra vittima: Michela.


corteo3“Penitro non tace”.

Non intendono stare in silenzio a guardare “la strage” e dicono “basta alle vittime”.

Hanno impugnato i cartelli e hanno camminato insieme, uniti, fino a raggiungere il luogo della tragedia.

corteoTanta l’amarezza, anche per i lavori di rifacimento del marciapiede di fronte alla chiesa del Buon Pastore che pare siano iniziati proprio stamattina. Qualcuno proprio non ce l’ha fatta e ha detto: “C’erano ben altre priorità”. Ma chissà, queste poi sono questioni burocratiche, magari erano lavori programmati, già previsti, forse i fondi erano stati destinati unicamente a quello scopo.

Eppure è difficile tacere di fronte all’ennesima morte.

Altri manifestanti hanno evidenziato un’altra questione: “Sappiamo che erano stati stanziati soldi regionali per la messa in sicurezza della 630… che fine hanno fatto?”.

E’ la rabbia a parlare oppure i fondi ci sono? Le risposte dovranno arrivare dagli organi istituzionali competenti.

Di certo la manifestazione in corso sembra rappresentare solo l’inizio di un più grande risentimento per la scarsa attenzione rivolta al quartiere. E per sensibilizzare al grave problema i residenti hanno deciso il 7 e il 9 febbraio di sospendere il Carnevale e di consentire solo le sfilate che si terranno sulla 630 in segno di protesta.

Forse, in fondo, queste reazioni non sono altro che un grido di aiuto per mettere fine a morti assurde, come quella della giovanissima Michela Minchella, il 20 gennaio scorso.

Il corteo, aperto dagli zii e dal fidanzato di Michela insieme a Don Cristoforo, si è concluso alle 10.30.