Dicembre 2015 potrebbe essere un mese che ricorderemo a lungo, fanno sapere dal direttivo dell’Aspal Lazio. Il Tar del Lazio ha accolto i ricorsi contro l’Imu agricola imposta dal governo nel 2014 e nel 2015, ricorsi presentati prima dall’Anci e poi successivamente da alcuni movimenti spontanei, ivi compreso l’Aspal Lazio.
Proprio l’Aspal, come ricorda il presidente Stefano Giammatteo, ha organizzato una manifestazione contro l’Imu agricola lo scorso 17 giugno 2015, davanti al Tar del Lazio, insieme ad altri movimenti autonomi di altre regioni, in occasione della prima discussione fatta nel merito davanti agli avvocati dell’associazione.
“Quel giorno il presidente del Tribunale rinviò la decisione per la fine dell’anno – spiega Stefano Giammatteo -, e alla fine di dicembre 2015 appunto, comunicò di aver accolto le nostre richieste, rigettando però la decisione finale alla Corte Costituzionale. Ora la Consulta dovrebbe emettere, speriamo a breve, l’incostituzionalità del decreto governativo sull’Imu agricola applicato nel 2014, come richiesto dai nostri avvocati e dall’ANCI”.
“Fino ad ora abbiamo raggiunto un buon risultato – conclude il presidente dell’Aspal – condiviso con molti sindaci italiani, ivi compresi quelli della provincia di Latina e di Roma, e con altri movimenti spontanei. Ma la partita purtroppo non è ancora chiusa e quindi non possiamo ancora cantare vittoria. Proprio per questo motivo, invitiamo tutti i movimenti e le associazioni con i quali collaboriamo, sia a carattere locale che nazionale, a rimanere con i piedi per terra ed a farsi trovare pronti per una nuova mobilitazione, qualora ce ne fosse bisogno, che dia ancora più forza alla nostre ragioni”