Una grossa, prolungata perdita d’acqua all’interno di un’abitazione arriva fino in strada e mette in allarme un po’ tutti, tanto da far addirittura temere un dramma: le luci dell’appartamento erano accese, e gli intervenuti avevano il timore che vi si potesse trovare qualcuno in stato di incoscienza o, peggio, privo di vita. Ma era tutta colpa di una lavatrice.
Momenti di tensione registratisi sabato sera – erano da poco passate le 21 – nel centro storico di Sperlonga, in piazza della Libertà. Dove, nell’arco di non molto, è andata a convergere una massiccia macchina dei soccorsi pronta ad ogni evenienza: all’iniziale allarme lanciato da alcuni volontari della protezione civile appartenenti all’associazione “Croce d’oro Sud Pontino”, è infatti seguita la venuta dei carabinieri della Stazione locale e degli agenti della Municipale, oltre che dei vigili del fuoco del distaccamento di Gaeta. Tra i primi ad attivarsi, però, un agente della polizia provinciale fuori servizio: proprio il suo tempestivo intervento, a scansare ogni preoccupazione. In attesa dell’arrivo della “carovana” dei soccorsi (era tra l’altro partita pure un’ambulanza), l’uomo si è portato all’ingresso dell’abitazione oggetto della perdita d’acqua, al secondo piano di una palazzina, e l’ha sfondato con qualche decisa spallata: a differenza di quel che si temeva inizialmente, per fortuna, dentro non c’era nessuno. Era accaduta la cosa più semplice. I padroni di casa erano usciti lasciando le luci accese, e si era rotto il tubo della lavatrice lasciata in funzione, portando quindi l’acqua a invadere l’appartamento in questione, quello sottostante – lì, i danneggiamenti più consistenti – e parte della strada. Fino a rischiare di scatenare il panico.