AGGIORNAMENTO ORE 11.58, 25 gennaio – Ci scrive il dirigente Sisto Astarita attraverso il Comune di Formia: “Desidererei specificare che, da parte mia, non vi è stata alcuna comunicazione di dimissioni presentata al protocollo del Comune di Formia.
Quanto all’esposto sul presunto abuso edilizio riguardante la proprietà del dottor Carta – prosegue – l’ufficio ha provveduto a mettere in atto tutte le azioni del caso, senza alcuna ingerenza”.
IL COMMENTO DEL SINDACO SU FACEBOOK
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Altro terremoto al Comune di Formia, il dirigente Astarita si è dimesso
Francesco Furlan
(24 gennaio, ore21.02)
Sisto Astarita ha protocollato venerdì mattina le proprie dimissioni da dirigente del Comune di Formia alla Pianificazione, Condono, Agibilità, DIA, Toponomastica, Tutela del paesaggio, Vincoli, Tutela Ambientale, Demanio Marittimo, Vigilanza edilizia. La notizia, nota sin da quel giorno, ci è stata infine confermata in serata alla vigilia del Consiglio comunale di domani alle 17 (mercoledì stesso orario in seconda convocazione AVVISO_C.C._del_25.01.2016), che vedrà al centro del dibattito la Formia Rifiuti Zero, tema più che mai attuale considerata la recentissima chiusura indagini della Procura di Cassino per la vicenda Latina Ambiente.
A ragione delle dimissioni ci sarebbero alcune ripetute divergenze di veduta con l’amministrazione comunale che, tra le altre, già avevano portato a un richiamo dalla Corte dei Conti, con probabile irrogazione di una sanzione da 10mila euro all’ex dirigente, relativamente alla richiesta di un parere legale sul parcheggio Multipiano.
La pentola, infine, sarebbe saltata clamorosamente venerdì mattina quando al comando della Polizia Municipale e alla Guardia di Finanza è giunto un esposto per un presunto abuso edilizio realizzato da un conosciuto politico di maggioranza ovvero Francesco Carta. Una segnalazione che non solo ha bloccato per accertamenti il cantiere venuto su tra Natale e Capodanno in via Madonna di Ponza ma che, infine, avrebbe portato a far crollare definitivamente le ultime resistenze dell’ormai ex dirigente, assunto nel 2013 dall’amministrazione con un bando tra l’altro molto discusso.
Nel merito della vicenda che lo riguarda, Francesco Carta ha invece escluso qualsivoglia connessione tra la propria situazione e le dimissioni del dirigente. Specificando inoltre che “Non c’è stato alcun sequestro del cantiere e si sta verificando, come accade in questi casi in presenza di un esposto e con una procedura su cui sono d’accordo, la coerenza con il parere ambientale dato dalla Regione Lazio. Il manufatto è lì dalla seconda guerra mondiale e fu condonato da mio padre nel 1998. Si figuri – aggiunge – che ho dovuto ottenere addirittura due pareri per il vincolo ferroviario (l’area si trova in una zona di rispetto), il primo scaduto a causa di lungaggini burocratiche in Comune. Sicuramente – commenta infine l’esponente del Pd -, le dimissioni del dirigente porteranno purtroppo a un allungamento dei tempi di definizione della mia vicenda”.
IL CANTIERE IN VIA MADONNA DI PONZA DA NOI FOTOGRAFATO VENERDI’ POMERIGGIO