Cava a Rocca Massima, il Pd abbandona l’aula. Per la maggioranza “atto irresponsabile”

Nell’ultimo consiglio comunale di Rocca Massima, dove il sindaco Tomei al punto n.4 dell’ordine del giorno aveva inserito una mozione per l’apertura di una cava estrattiva sul territorio comunale, la minoranza del Pd, dopo tanto clamore e perplessità, ha abbandonato l’aula consiliare, senza affrontare la discussione perché, secondo loro la stessa minoranza, sarebbe dovuta essere stata informata prima della discussione in consiglio.

Affermazioni non veritiere – dichiara il capogruppo in consiglio, Tommaso Del Ferraro -. La minoranza del Pd rispecchia un’ideologia vecchia e priva di senso della politica, ha perso un’occasione per discutere tutti insieme un progetto che, se realizzato rimetterà in moto l’economia locale e non solo”.


Sono circa dieci anni che si parla di questa cava – afferma l’assessore all’urbanistica Angelo Coriddi – e quindi il capogruppo del Pd locale non può negare a se stesso, anche perché circa 10 giorni fa in un organo di stampa locale lo stesso Alessandroni, capogruppo in minoranza, asseriva che era auspicabile una discussione nella prossima assise comunale che si sarebbe svolta”.

“Un’occasione persa per la minoranza – aggiunge il consigliere comunale Daniele Del Ferraro – che davanti ai cittadini ed al proprio elettorato dimostrano di non avere a cuore lo sviluppo del territorio e l’occupazione per chi negli ultimi tempi sul nostro territorio ha perso il lavoro”.

“L’abbandono dell’aula da parte della minoranza – conclude il vice sindaco Mario Lucarelli – è un atto di irresponsabilità che non trova giustificazione. Sarebbe stato meglio un voto contrario ma discusso. Conoscendo la mancanza di idee e la politica di basso profilo tipiche di questa minoranza Pd, una cosa è certa: anche il territorio soffre di un’alternanza di idee e di un appiattimento politico”.