Accusato di aver costretto la figlia di cinque anni a baciarlo nelle parti intime e di aver maltrattato sia la compagna che gli altri due figli, di sette e due anni, un 38enne, residente ad Anzio, è stato condannato dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Mara Mattioli, a sei anni di reclusione.
Nell’estate 2010, una 25enne, che in quel periodo viveva con il marito e i tre figli in una roulotte ad Aprilia, si rivolse alle forze dell’ordine, denunciando il compagno. La donna raccontò di aver ricevuto una confidenza-choc dalla figlia, all’epoca di cinque anni, la quale le aveva detto di essere stata costretta a compiere un atto sessuale con il papà. La giovane aggiunse poi di essere stata spesso picchiata dal marito, particolarmente geloso, e che davanti ai capricci degli altri figli l’uomo reagiva con calci e pugni.
Un racconto ritenuto attendibile dagli inquirenti, che hanno chiesto il rinvio a giudizio del neroniano, con le accuse di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. Le contraddizioni poi emerse dalle successive testimonianze delle presunte vittime non hanno scalfito il quadro accusatorio e, come chiesto dal pm Luigia Spinelli, il 38enne, che ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato, è stato condannato a sei anni di reclusione.