“I numerosi appassionati di sport della nostra città potranno usufruire, a pochi passi dal centro cittadino, di un’oasi di verde e di tranquillità per il relax e le attività sportive”, diceva qualche giorno prima dell’inaugurazione il sindaco di Fondi Salvatore De Meo. Peccato che oggi quella moltitudine di appassionati cui era destinato il fazzoletto di territorio in questione sia stata di fatto scacciata: gli sportivi sono stati messi alla porta dal degrado.
Fuori dall’area fitness di via Gegni, nella zona dei Greci, attivata dal dicembre del 2013 grazie a un’iniziativa a più mani promossa da Parco regionale dei Monti Aurunci, Comune e Consorzio di Bonifica Sud Pontino. Un progetto volto alla valorizzazione di una superficie di 2mila 500 metri quadrati di proprietà regionale, localizzata nelle vicinanze delle rovine del “Tempio di Iside” – che danno il nome all’area – ed a suo tempo oggetto di un restyling a 360 gradi. Prima una bonifica, poi una nuova piantumazione con essenze della macchia mediterranea, la posa di panchine, l’allestimento di un’area picnic. Tutto a corollario di un percorso di benessere con attrezzature sportive fruibili a chiunque.
Parte centrale del progetto venuta meno nei giorni scorsi, insieme a tutti il resto: i battenti del sito sono stati chiusi. “Per inciviltà e vandalismo”, recita il cartello scritto a mano, firmato “direzione” (l’associazione Fondi Runners), che campeggia sull’ingresso serrato. Situazione incresciosa, nonostante l’intervento a più riprese dell’amministrazione comunale. Rifiuti abitualmente gettati un po’ dappertutto – sacchi neri ben ripieni compresi – ma soprattutto ripetuti danneggiamenti, gli ultimi registratisi in prossimità delle ultime vacanze natalizie. Ed ecco l’“oasi” che doveva far convergere la cittadinanza a due passi dal sito archeologico del Tempio di Iside diventare deserto.