Prosegue la striscia di trionfi di Romina D’Auria. La campionessa terracinese si è aggiudicata la 18^ edizione della Maratona di Latina.
Continua la sorprendente striscia di trionfi di Romina D’Auria. In una Sabaudia in festa per la 18^ edizione della “Maratona di Latina”, la campionessa terracinese si è aggiudicata la prestigiosa manifestazione, per la quarta volta consecutiva, nonostante l’inclemenza ed il tormento dei suoi 42 chilometri.
Un successo che rimarrà come pietra angolare nella storia podistica della nostra provincia. Di assoluto rilievo il tempo finale di quest’ennesima fatica, poco più di tre ore e tre minuti; spietato il distacco di 10 minuti affibbiato alla prima delle sue inseguitrici; per nulla scontato l’esito di questa impresa, vista la grandezza del compito che la portacolori della “Podistica Terracina” si era dato.
Sfilano le stagioni, passano gli anni, si rinnovano le generazioni delle contendenti, ma la musica, anzi la sinfonia, non cambia. È sempre gloria per Romina, che con questa incredibile vittoria non ha realizzato un semplice poker, ma la sua opera migliore: un autenticocapolavoro. Un’armonia di successi dal valore effettivosuperiore a quello nominale, che si spinge ben oltre la semplice combinazione – eppure straordinaria – di quattro vittorie consecutive.
A fare da cornice, in campo maschile, svetta il sesto posto di categoria agguantato da Patrizio Iannarilli, che ha chiuso la gara con qualche minuto di anticipo sulla compagna di squadra, dopo averla accompagnata e sostenuta per gran parte del tracciato.
Ottima prestazione, ad un anno dalla sua prima maratona, per Fernando Fiore, sotto la line d’arrivo in appena 3:11, nonostante i postumi della recente “Philadelphia Marathon”.
Eccellente debutto sulla distanza per Tommaso Ramacci (3:27) e Maurizio Muccitelli (3:33), due atleti di grande modestia, ma di ancora più grande potenziale atletico.
Ha tolto un po’ di ruggine dalle ginocchia Marco Masci, maratoneta d’élite che vanta tempi ragguardevoli sulla distanza e che, a grandi passi, continua il suo percorso di recupero.
Nella gara minore, disputata in contemporanea sulla distanza degli 11 chilometri, un altro successo è giunto da Fabrizio di Maio, atleta di granitica determinazione, che si è così ripreso la vetta di una categoria che a lungoha dominato.
Terzo posto per Roberto Del Bono, vecchia gloria della “Podistica Terracina”, rimasto fuori dal circuito agonistico per troppo tempo e già pronto a misurarsi con i migliori.
Esordio più che interessante per Stefano D’Onofrio, giunto ad un soffio dai primi. Il piacere della vittoria è cosa a lui ben nota, visti i pregevoli risultati avuti nel ciclismo, disciplina in cui da anni svetta. Chi lo conosce sa già che non passerà molto prima che riassapori la dolcezza del podio, anche con i colori della nuova squadra.
Risultati di qualità per Giuseppe Varone, Paolo Sessa e Piero Mangoni, giunti in buona posizione nelle rispettive categorie.
Hanno ben figurato Raffaele Acanfora, Tonino Ascenzi e Luciano Di Sauro, che continuano a spingere sull’acceleratore nella lunga rincorsa verso le posizioni di testa.
Sempre in luce, naturalmente, il solito Agostino Maragoni, veterano della “Podistica Terracina” e della corsa in generale.
Non può che essere soddisfatto Egidio Pagliaroli,presidente di questa storica squadra. È suo il più efficace commento sull’ultima impresa di Romina D’Auria: Lei ha un talento innato, è un’atleta non convenzionale – afferma soddisfatto – non ha preparatori, non rispetta schemi, non segue tabelle. Eppure vince, anzi trionfa. Non credo di poter essere smentito quando affermo che Romina è un orgoglio per la nostra terra, una speranza per chiunque ami lo sport e, cosa più importante, un esempio per tutti!