E’ mistero sul decesso di un commerciante di 65 anni originario di Pozzuoli ma da anni residente a Formia. E’ stato trovato privato di vita da un amico di infanzia che da giorni lo ospitava spesso in una abitazione di sua proprietà a Licola, in provincia di Napoli. Antonio Nutolo aveva la faccia conficcata nel materasso e le ginocchia a terra. Nutolo da giorni non dava più sue notizie e, insospettito, il suo amico ha fatto la macabra scoperta al piano superiore dov’è ubicata la sua attività commerciale al civico 23 di via Licola Mare.
A svolgere le delicate indagini, circondate dal massimo riserbo, è il commissariato di Polizia di Pozzuoli che, diretto dal vicequestore Pasquale Toscano, era stato allertato dal commerciante puteolano intorno alle due della scorsa notte.
La polizia ha accertato che Nutolo ha avuto un malore mentre cercava di vestirsi: non ha riportato nessun segno di violenza né tantomeno è stato vittima di una rapina o ha subito la forzatura di porte e finestre. Si è appreso tuttavia che i sanitari del 118 quando sono giunti nell’appartamento di Licola si sono trovati davanti una scena raccapricciante: Nutolo era nella sua stanza e aveva il busto e le gambe incastrate in un appendiabiti vicino al letto; i piedi legati e la faccia schiacciata contro il materasso, come a dare prova di un tentato soffocamento da parte di presunti aggressori.
I primi indizi hanno indotto gli inquirenti a pensare che si sia trattato di una rapina finita male. Non è stato ancora possibile scoprire se nell’abitazione manchino oggetti di valore. Un’altra pista, più complessa, farebbe invece ritenere che i malviventi si siano introdotti nella casa dove Nutolo soggiornava allo scopo di ottenere da lui delle notizie. Le indagini in serata hanno appurato che Nutolo sarebbe infatti morto per cause naturali e rimasto incastrato nell’appendiabiti mentre cercava di vestirsi.