Sperlonga, delibera “tarocca” sulla variazione di bilancio: polemiche in consiglio

Una delibera di Giunta ritrovatasi in doppia versione e che, complice un apparente giallo legato a quorum e presenze, per parte dell’opposizione rappresenta una palese illegittimità.

*Di Fazio*
*Di Fazio*

E’ quella inerente la “Variazione d’urgenza al bilancio di previsione dell’esercizio 2015”, passaggio amministrativo al terzo punto dell’ordine del giorno del consiglio comunale di Sperlonga svoltosi ieri, lunedì. Punto su cui la maggioranza forzista è andata ad “incartarsi”: la ratifica della deliberazione in questione, si è deciso di fronte alle sottolineature provenienti dall’altra parte dei banchi, verrà discussa in occasione del prossimo consiglio. C’è stato un pastrocchio burocratico, su cui hanno puntato l’attenzione i consiglieri Benito Di Fazio e Alfredo Rossi, paventando un ricorso all’autorità giudiziaria e possibili strascichi penali.


La delibera sulla variazione d’urgenza al bilancio previsionale, dicevamo in apertura, è stata partorita in doppia versione. Con nessuna delle due che, hanno attaccato dalla minoranza, sarebbe regolare: presunti vizi di forma per ognuna.

Nella prima stesura del documento – entrambe fanno riferimento alla seduta di Giunta dello scorso 13 novembre – vengono indicati come presenti l’assessore Toni De Simone e l’omologo Lorena Cogodda, ed assenti il sindaco facente funzione Francescantonio Faiola e l’assessore Joseph Maric. A presiedere la seduta, De Simone. Ed ecco le prime contestazioni: non solo la delibera non sarebbe valida per la mancanza del numero legale, ma, come sostenuto in particolare dal consigliere Di Fazio, anche per l’assenza del primo cittadino facente funzione. “Faiola, che è già delegato del fu sindaco Rocco Scalingi, non può a sua volta delegare”, ha detto l’esponente della civica “Libera Sperlonga” in riferimento alla presidenza della riunione di Giunta affidata all’assessore De Simone.

Dubbi sulla prima versione della delibera, dubbi anche sulla seconda, pubblicata dopo l’altra (senza alcuna sostituzione) sull’Albo pretorio online. Con gli stessi identici estremi, ma una novità balzata subito all’occhio dei consiglieri d’opposizione intervenuti: a differenza del precedente documento “gemello”, questa volta l’assessore Maric figura tra i presenti. Anzi, da quanto risulta è stato proprio lui a presiedere la seduta di Giunta che la scorsa volta risultava presieduta da De Simone. C’è qualcosa che non torna. Nessun giallo, però. Almeno teoricamente: ciascuna delle due fazioni contrapposte in consiglio è sicura del fatto suo.

*Faiola*
*Faiola*

Dal duo di minoranza Di Fazio-Rossi, la netta convinzione che la delibera “numero due” sia da inquadrarsi come una poco abile toppa al primo scivolone: Rossi ha parlato di “delibera taroccata”, Di Fazio di “falso in atto pubblico penalmente perseguibile”. Diametralmente opposto, il pensiero della maggioranza targata Forza Italia: “La delibera è legittima e non c’è nulla di cui preoccuparsi”, ha detto a margine del consiglio di ieri il sindaco Faiola. “Il segretario comunale – recita poi una nota diffusa per suo conto – ha confermato non solo la presenza del numero legale, ma anche la correttezza nel presiedere la seduta da parte dell’assessore (il riferimento è a Maric, ndr) su delega verbale del sindaco, impegnato in provincia in una seduta dell’Ato 4”.