Variante Malvaso, gli ex assessori Di Cocco e Marco Picca spiegano

Il cantiere sequestrato in via Piave: la cosiddetta Variante Malvaso

“La nostra è stata solo una valutazione politica, non tecnica. Per questo abbiamo votato quella variante”. In sintesi si sono giustificati così, davanti al sostituto procuratore Gregorio Capasso, gli ex assessori comunali di Latina, Gianluca Di Cocco e Marco Picca, indagati nell’inchiesta sulla variante Piave, che ha portato l’ex consigliere comunale e costruttore Vincenzo Malvaso a realizzare una palazzina, operazione secondo gli inquirenti frutto di abusi d’ufficio e falsi, che hanno portato così all’ennesimo abuso edilizio.

I due ex assessori, che terminate le indagini avevano chiesto di essere interrogati, assistiti dagli avvocati Alessandro Paletta e Francesca Roccato, hanno inoltre assicurato al magistrato che quando l’atto incriminato era approdato in giunta aveva tutti i pareri favorevoli da parte degli uffici che lo avevano esaminato.


All’interrogatorio non si è invece presentato, per un impedimento dell’avvocato Armando Argano, l’ex vicesindaco Fabrizio Cirilli. Quattordici in totale i politici, tecnici e funzionari comunali che, per la variante Piave, rischiano il rinvio a giudizio.