Oggi, lunedì, forse, l’amministrazione comunale di Gaeta – in Consiglio comunale a partire dalle 9 – deciderà di dare le risposte che in molti si attendono riguardo all’apertura della farmacia comunale nel quartiere di Calegna e alla costituzione del consorzio Coifal, acronimo che sta per Consorzio intercomunale farmacie laziali (Statuto consortile). La discussione del punto è stata richiesta da alcuni consiglieri di maggioranza (Costabile, Matarazzo, Narducci, Cicconardi e Rosato). Per ora abbiamo assistito alla rivolta della politica, Movimento 5 stelle prima e rifondazione comunista poi, che hanno paventato presenze inquietanti, mentre qualcun’altro ha proceduto a denunciare per diffamazione l’associazione Caponnetto presieduta da Elvio di Cesare. Ma perchè così tanto rumore per l’apertura di una farmacia comunale? Cerchiamo di capirlo restando all’aspetto amministrativo che pure presenta alcuni legittimi dubbi e anche qualche lacuna sulla quale finora nessuno ha fatto chiarezza. In attesa delle risposte ufficiali nel Consiglio comunale di domani. Proprio oggi, domenica, era inoltre in programma un incontro pubblico a Bracciano con l’assessore del Comune romano Rinaldo Borzetti per fare luce sulla vicenda e spiegare la situazione ai cittadini per una procedura amministrativa sulla quale lo stesso assessore ha sollevato dubbi
L’APRIPISTA E’ IL CONSIGLIERE COMUNALE EDOARDO ACCETTA
Si viene a sapere della costituzione del consorzio, composto dai Comuni di Bracciano, Castel Madama e Gaeta, per l’apertura di una farmacia comunale a Gaeta, grazie ad un intervento del consigliere comunale di Forza Italia Edoardo Accetta che, nel periodo forse di massimo scontro con il sindaco Mitrano e l’ex vicesindaco Cristian Leccese, oltre che il presidente del Consiglio comunale Luigi Cosciuone – tutti del suo partito, prima rilascia dichiarazioni durissime nei loro confronti, poi inizia a fare rumore in commissione Controllo e Garanzia presieduta dalla consigliera comunale di opposizione Marina Costabile riguarda alla questione del Consorzio. L’1 settembre scorso Accetta chiede la revoca del bando di gara per la selezione del socio privato di maggioranza della società che gestirà la farmacia. La diffida è rivolta al direttore generale del consorzio, l’avvocato Anna Maria Valente, per tre motivi ben precisi:
- Il geometra Pasquale Manzo (Curriculum Vitae Pasquale Manzo), nominato responsabile del procedimento con determina numero 1 del 4 marzo 201 dal direttore generale del consorzio Coifal, è dipendente del Comune di Itri nella qualità di responsabile della protezione civile, ufficio Casa e settore agricoltura, e pertanto, non essendo dipendente di ruolo o comunque in servizio presso il consorzio Coifal, non poteva essere nominato Responsabile del procedimento.
- L’articolo 66, comma 8, del decreto legislativo 163/06 prevede che gli effetti giuridici che l’ordinamento connette alla pubblicità di una gara d’appalto in ambito nazionale decorrono dalla pubblicazione nella gazzetta ufficiale della Repubblica italiana. Il bando risulta pubblicato sulla G. U. 5° serie speciale – contratti pubblici numero 72 del 22 giugno 2016. Poichè il termine per la ricezione delle offerte è stato stabilito al 10 agosto 2015, il periodo di pubblicazione è inferiore (49 giorni) a quanto stabilito dalla determinazione numero 2 del 12 giugno 2015 del direttore generale del consorzio Coifal (52 giorni).
- Anche se il codice degli appalti non prevede ulteriori forme di “pubblicizzazione” dei bandi, tuttavia è più che opportuno che le stazioni appaltanti adottino ulteriori forme di pubblicità (preferibilmente gratuite) dirette a garantire una maggiore partecipazione e concorrenza, quali ad esempio la pubblicazione del bando o della notizia di gara sui siti internet delle amministrazioni legate alla stazione appaltante (es. Comuni consorziati). Il bando in oggetto non risulta pubblicato sul sito del Comune di Gaeta.
Cioè in sostanza Accetta sottolinea come la procedura per la scelta del socio privato abbia beneficiato solo quest’ultimo per mancanza di pubblicità del bando e quindi conoscenza dell’opportunità. Il silenzio avrebbe regnato nella scelta. E in effetti, a parte la votazione dello Statuto del consorzio dal Consiglio comunale di Gaeta nei primi mesi del 2014, poi nulla si è saputo non fosse stato per Accetta. Insieme alle tre diffide di Accetta del 01/09/2015, del 10/09/2015 e 17/09/2015, è arrivata anche quella dell’Avv. Laura Giordani quale rappresentante della Dott.ssa Maria Euple Pacifici, titolare di una Farmacia privata nel Comune di Castel Madama.
Riguardo alla commissione controllo e garanzia di Gaeta va aggiunto che questa non si è potuta riunire per quattro volte consecutive per l’assenza dei consiglieri comunali di maggioranza (consiglieri Dies, Magliozzi e Caso) quando all’ordine del giorno c’erano proprio le criticità sollevate da settembre dal consigliere Accetta. Anche se Accetta non ha firmato la richiesta di discussione in Consiglio comunale sottoscritta dai suoi colleghi consiglieri di minoranza
L’ESPOSTO A CINQUE PROCURE DELL’ASSOCIAZIONE ANTIMAFIA CAPONNETTO
Successivamente arriva l’associazione antimafia Caponnetto che presenta un esposto ai Prefetti di Roma, Napoli, Salerno, Caserta e Latina raccontando le procedure. Non conosciamo i contenuti ma possiamo immaginarli leggendo quanto scrivono in seguito i componenti del Movimento 5 stelle prima di Bracciano e poi di Gaeta. Sta di fatto che la querela del consorzio ha colpito il segretario dell’associazione Caponnetto Elvio di Cesare perchè trattasi di “notizie false e strumentali che hanno arrecato all’Ente pubblico un grave danno di immagine. Nei giorni scorsi l’Associazione Caponnetto ha divulgato un esposto ripreso da numerosi siti web di notizie nonché da canali tradizionali della stampa locale. Lo stesso esposto è stato divulgato contemporaneamente nei territori di Bracciano e Castel Madama. Tale esposto non solo contiene fatti e circostanze assolutamente false, ma ha inteso palesemente dipingere le attività del Consorzio come attività “illecite”, appellandole “contrarie alla legge”. E’ arrivata anche la replica dello stesso Di Cesare che ha affermato: “abbiamo chiesto alle Prefetture competenti di far luce sulla vicenda, sui numerosi dubbi e perplessità espressi pubblicamente, a mezzo stampa, da varie forze politiche”. Elvio di Cesare è stato sentito dai carabinieri.
Ma sono i grillini di Bracciano a raccontare dettagliatamente la situazione il 2 novembre scorso con un apposito comunicato stampa dove in sostanza si racconta degli intrecci societari del socio privato. E delle circostanze temporali che ne hanno determinato la costituzione solo il 9 luglio scorso, quindi a poche settimane dall’aggiudicazione definitivo dell’appalto come socio privato. Inoltre la compartecipazione tra pubblico e privato è completamente a beneficio di quest’ultimo, 80 a 20. Inoltre il capitale sociale di costituzione è di 40mila euro. Insomma numeri sui quali non si vede chiaro.
GLI INTRECCI SOCIETARI LEGATI ALLA COIFAL
(COMUNICATO del MEET UP DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE di BRACCIANO). La presa d’atto dell’aggiudicazione definitiva va alla Servizi Farmaceutici Integrati Srl, società costituita solo lo scorso 9 Luglio 2015 ed iscritta al registro imprese il 20 Luglio 2015, con sede legale a Spigno Saturnia in provincia di Latina presso il box 45 del Centro Leonardo SS630 Formia Cassino Km 28.400 snc. che si presenta con un capitale sociale di 40mila euro e che vede Franco Vendittoli ricoprire la carica di Amministratore Unico. La Servizi Farmaceutici Integrati Srl a sua volta è controllata dalla società Mages Srl che ne detiene il 100% delle quote. La società Mages Srl costituita l’11 Maggio 2004 ed iscritta al registro imprese il 7 Giugno 2004, con sede legale a Caserta in via Roma 63, controlla quindi il 100% della società Servizi Farmaceutici Integrati Srl che a sua volta detiene l’80% della partecipazione in Farmacie Pubbliche Laziale SpA insieme al Consorzio Coifal, attualmente composto dai Comuni di Bracciano, Gaeta e Castel Madama, che detiene il restante 20% di partecipazione.
Mages Srl si presenta con un capitale sociale di 12mila euro di proprietà dei soci Franco Vendittoli (50%), domiciliato in provincia di Caserta, per 6mila euro e Massimo Cox (50%), domiciliato in provincia di Caserta, per ulteriori 6mila euro. Quest’ultimo ricopre la carica, dall’aprile del 2012 anche di Amministratore Unico. Inoltre Massimo Cox è presente nella compagine sociale della MADDALENA COSTRUZIONI S.R.L. con la proprietà del 51% delle quote, della COMPAGNIA EUROPEA SMALTIMENTO FARMACI S.R.L. con la proprietà del 5% delle quote e della FARM.DEL MARE S.R.L. IN LIQUIDAZIONE con la proprietà del 5% delle quote.
Il Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento chiama poi in causa il presidente del collegio dei Revisori David De Filippis, del Comune di Bracciano, che lo scorso primo settembre definì “davvero pittoresca” la prima fase di start-up delle operazioni. “Inoltre saremo felici, – dichiarano dal Comitato – di sapere cosa ne pensano dall’Ordine dei Farmacisti Laziali, visto che ultimamente in questo Consorzio si sono accesi numerosi riflettori su bandi di gara anomali, e mancanza di requisiti di alcuni individui nelle operazioni”.
Dal Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento puntualizzano anche il fatto che l’intera operazione è stata giudicata non economica dai Revisori dei Conti del Comune di Bracciano e che il consigliere del Comune di Gaeta Eduardo Accetta l’aveva criticata fin dall’inizio, con tanto di diffida a portare a termine la procedura, dubitando da subito dei requisiti di Pasquale Manzo a presiedere la commissione di gara, alla quale la direzione ha dovuto cambiare un membro in corsa. “La determina provvisoria di assegnazione era stata sottoscritta nei giorni scorsi dal Direttore Generale del Coifal Anna Maria Valente e dal Responsabile Unico del Procedimento Pasquale Manzo. – Dichiarano ancora dal Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento – A fronte di un’offerta – proseguono dal Comitato – a base d’asta di 1.544.000,00 euro per una qq durata dell’affidamento di trent’anni, l’aggiudicazione è avvenuta con un canone mensile per ogni farmacia aperta di 1.300 euro (con 86,66 euro spettanti a ogni Comune), un’offerta “una tantum” di 140.000 euro e infine mezzo punto percentuale sul fatturato. Una circostanza davvero fortunata, quest’ultima, per una società costituita immediatamente dopo la pubblicazione di un bando e vincerlo”.
L’ORGANIGRAMMA
Consiglio di Amministrazione:
Presidente – Avv. Mario Paone;
Consigliere – Dott. Marco Di Vasta;
Consigliere – Giovan Felice Mancini;
Consigliere – Claudio Valentini;
Consigliere – Dott.ssa Lucia Maltempo.
<<In ottemperanza del D.L. 78/2010 si specifica che i componenti del presente CdA, ivi compreso il Presidente, non percepiscono alcuna
indennità di carica.>>
Direttore:
Avv. Anna Maria Valente
Collegio Revisori dei conti:
Presidente – Dott. Diego Rossi
Componente – Dott. Leonardo Vitale
Componente – Dott. Giovanni Pellegrino
ULTERIORI APPROFONDIMENTI E NUOVI DUBBI: UNA GRANDE FAMIGLIA
Ma ad approfondire le indagini nelle ultime settimane è stato il consigliere comunale Giuseppe Matarazzo. La sede legale del consorzio si trova all’interno di una piccolissima stanza all’interno del palazzo comunale di Gaeta, al primo piano, vicino ai bagni, sede dell’ex centralino. Nessuna insegna nè all’entrata della stanza che del Comune. Eppure tutti i servizi, dalla luce al fax sono a disposizione del consorzio. Circa gli assetti societari inoltre emerge che tre dei consiglieri del Consiglio di amministrazione della società sono molto vicini al sindaco Mitrano. Si tratta infatti di Marco Di Vasta, attualmente il delegato alle periferie dello stesso primo cittadino gaetano, così come pure Lucia Maltempo, delegata alla pianificazione e implementazione di strumenti e linee guida per l’applicazione del principio delle pari opportunità di genere. Il presidente, infinr, è Mario Paone, con un trascorso come candidato alle elezioni provinciali tra le file dell’Udc e alle ultime elezioni politiche con il “Nuovo Centro Democratico – Ncd” a sostegno proprio di Mitrano. E ancora vanno riportate le difficoltà denunciate da Matarazzo nell’arrivare alla documentazione necessaria per capire l’iter amministrativo intrapreso. A questo proposito infatti mancherebbero alcuni verbali delle sedute del Cda, e alcuni di questi sono addirittura firmati dal verbalizzante che risponde al nome di Cristian Leccese, sì proprio l’ex vicesindaco e assessore ai lavori pubblici che ha subito trovato una nuova nomina.
LO STRETTO RAPPORTO TRA IPAB E COIFAL
Ci sarebbero poi alcune parentele ad arricchire il bagaglio di sospetti che questa vicenda sta sollevando e solleva. Come il fatto che proprio il direttore generale Anna Maria Valente è figlia del segretario dell’Ipab Erasmo Valente che, tra l’altro detiene dal 2013 sovraintendenza e coordinamento dell’attività amministrativa dell’Ipab «SS. Annunziata», gestione degli atti relativi al personale, sottoscrizione di atti di ordinaria amministrazione,gestione dell’Albo dell’Ipab, verbalizzazione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione, predisposizione degli atti conseguenti alle decisioni assunte dal Consiglio di Amministrazione, tenuta del protocollo in entrata ed in uscita. Con responsabilità sui progetti e servizi. Valente ha, infine, la responsabilità della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro relativamente alla sede ove presta l’attività di coordinamento. Ma anche lo stesso presidente del Cda di Coifal Mario Paone è stato anche presidente proprio dell’Ipab, rimpiazzato poi da Raniero de Filippis.
Insomma perchè per fare una farmacia comunale ci si deve consorziare con due Comuni così distanti? Non era meglio da un punto di vista logistico e non solo un consorzio locale? E perchè proprio Bracciano e Castel Madama? Quali procedure sono state adottate e perchè riconoscere al privato addirittura l’80 percento della società e quindi anche dei guadagni se la legge consente non al di sotto del 40 percento? D’altra parte lo scopo del Consorzio è “l’esercizio associato delle funzioni di governo, programmazione ed organizzazione del servizio farmaceutico dei Comuni consorziati. Obiettivo del Consorzio è l’istituzione dei servizi relativi alle funzioni farmaceutiche presenti sul territorio, mediante l’integrazione fra i Comuni, la diffusione ed implementazione dei servizi, l’omogenea definizione di criteri, standard qualitativi e modalità di erogazione delle prestazioni, la razionalizzazione dell’organizzazione, la riduzione della spesa pubblica”.