Terracina, via i sigilli dal “Green Village”

*L'avvocato Basile*
*L’avvocato Basile*

Lavori per il completamento fermi dal marzo del 2011 causa sigilli, ma che a breve potranno riprendere spediti, per il “Green Village” di Terracina. Il complesso turistico localizzato sulla provinciale per il Circeo, all’epoca, era stato sequestrato a conclusione di un’inchiesta per lottizzazione abusiva della Procura delegata a specialisti della Forestale e carabinieri. Da venerdì è “libero”: è stato notificato un provvedimento di dissequestro disposto dalla terza sezione penale della Corte di Appello di Roma.

La stessa sezione che lo scorso giugno aveva messo da parte il reato principe di lottizzazione abusiva, riformando la sentenza di primo grado del Tribunale di Latina che condannava ad otto mesi e a una sanzione di 12mila euro Bruno Lanzi. Ovvero l’amministratore della società committente dell’opera contestata, difeso dall’avvocato Massimo Basile e già assolto a gennaio 2014 dal Gup del Tribunale di Latina per il reato di abuso d’ufficio.


Il progetto della società “Green Village” era stato autorizzato come attrezzatura turistico-ricettiva a fronte di una variante urbanistica approvata con procedura semplificata in una zona in cui il Prg, secondo gli inquirenti, avrebbe dovuto essere adeguato a norme regionali per la tutela della costa che prevedevano un indice di edificabilità pari allo 0,01%. Al culmine dell’inchiesta, avviata nel 2010, i sigilli, confermati fino in Cassazione ed ora, dopo un lungo giro a suon di carte bollati, venuti meno. Permettendo la prossima riapertura del cantiere.