Che si trovino nel Vangelo o nel Corano poco importa, le parole di pace non hanno religione. Nel pesante clima di terrore e sospetto seguito ai sanguinari attentati di Parigi messi in atto dai seguaci dell’Isis, a Fondi è andata in scena un’iniziativa che ha rischiato di passare inosservata ai più, ma dall’alto carico simbolico: versetti del Corano in chiesa, letti a margine della messa.

Accade nella chiesa di San Paolo Apostolo, nei pressi del quartiere popolare di Portone della Corte, retta dall’amatissimo don Erasmo Matarazzo. Sabato scorso, dopo la funzione religiosa delle 18,30, una veglia di preghiera dedicata alle vittime delle stragi francesi. Momenti di raccoglimento e riflessione che il parroco ha legato alla lettura di passaggi tratti dai testi sacri, riguardanti misericordia e pace. Dei fedeli a leggerli, lui a commentarli. Una scaletta variegata, composta dalle parole del Vangelo, da quelle dell’Apocalisse di San Giovanni. Non solo Antico e Nuovo testamento, però. Durante il percorso religioso deciso per la veglia, ha trovato spazio anche il Corano.
Versetti di quattro “sure” del testo sacro dei fedeli islamici, a dimostrazione che concetti come quelli della pace sono trasversali. Come dire: non si è così diversi; l’Islam, quello vero, non è odio. Fatto ampiamente appurato da don Erasmo nel corso del proprio cammino teologico, e in qualche modo rimarcato in occasione dei momenti dedicati alle recenti vittime degli attentati e, più in generale, al “no” alla violenza e all’odio. Sabato scorso, come già detto. E una seconda volta anche ieri pomeriggio, sempre nel post-messa.
Concetti che ricalcano quelli espressi dall’imam di Fondi, Otman Naser. Il quale, nel sermone che ha preceduto la preghiera del Venerdì, ha ricordato ai fedeli in moschea come il vero Islam inviti alla pace, condannando senza mezzi termini tutti gli attentati e chi si fa scudo, nel compierli, della religione. Nessun terrore in nome di Allah, insomma.

Tuttavia, c’è chi non è per nulla d’accordo. Lo dimostra il cartello comparso proprio venerdì lungo via Alessandro Volta, nei pressi del centro islamico fondano di via Torricelli. Firmato da Forza Nuova, sulla scia di una protesta di partito che ha avuto luogo in tutta la penisola, un messaggio chiaro: “Islamic occupied area – War zone”. Con annesso l’“hashtag”-appello “StopIsis”.