Sull’appalto rifiuti a Ponza non c’è proprio pace. Dopo le inchieste e i processi, arresti compresi, degli anni scorsi, la nuova gara bandita dalla giunta di Piero Vigorelli è stata rivoluzionata dal Tar di Latina, che ha annullato l’aggiudicazione dell’appalto disposta in favore della Gea srl e consegnato l’affare all’abruzzese Diodoro Ecologia srl.
Con non poca fatica, a fine maggio, concluse le diverse operazioni per l’affidamento del servizio di igiene urbana, la commissione comunale aveva assegnato l’appalto, della durata di sette anni e del valore di sette milioni di euro, alla Gea. La Diodoro, giunta seconda, aveva subito impugnato quel provvedimento, muovendo una serie di contestazioni ai commissari e chiedendo ai giudici amministrativi di essere risarcita, magari subentrando nel servizio.
Il Tar di Latina ora si è pronunciato ed ha accolto il ricorso, ritenendo fondate le rimostranze della ricorrente per quanto riguarda la scarsa chiarezza sul fronte degli oneri di sicurezza indicati da Gea, la violazione del capitolato d’appalto con l’accorpamento della raccolta del vetro con quella della plastica e dell’alluminio, e non solo. I giudici, sostenendo che per quanto riguarda la raccolta multimateriale la Gea doveva essere esclusa dalla gara, hanno così annullato l’aggiudicazione dell’appalto e disposto per la Diodoro il risarcimento con il subentro appunto della stessa nel servizio di igiene urbana sull’isola.
Sulla vicenda sono inoltre in corso indagini da parte della Guardia di finanza.