Sui permessi rilasciati l’estate scorsa dal Comune di Ponza, per gestire attività di noleggio di attrezzature balneari, è stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Cassino. A dare il via alle indagini una serie di esposti presentati da alcuni operatori che, dopo aver partecipato al bando per gli affitta-sdraio, erano stati esclusi.
Il via libera era stato dato ad alcuni imprenditori interessati a noleggiare attrezzature balneari a Cala Feola, alle Piscine Naturali, a Calafonte, a Frontone e a Giancos. Per gli altri era rimasta solo la strada del ricorso al Tar ed erano scattati anche diversi provvedimenti che bloccavano attività non autorizzate. I carabinieri di Ponza già si sono recati in Comune ed hanno acquisito diversi documenti che ora stanno esaminando.