“A Latina, negli ultimi anni, le disuguaglianze tra i cittadini sono aumentate a dismisura: se da un lato la crisi economica è stata un fattore decisivo, dall’altro possiamo affermare che le politiche di aiuto alle categorie più deboli sono stati inefficienti, figlie di sprechi, clientelismo e cattiva gestione. La prossima amministrazione avrà il compito di riscattarsi da tutto questo, voltare pagina attraverso un welfare che tenga davvero conto delle esigenze delle persone, che possa mettere in campo politiche mirate grazie alla concertazione con i principali attori: sindacati, terzo settore, associazioni e organizzazioni di varia estrazione. La contrattazione sociale sarà uno dei primi atti che compirò se diventerò sindaco di Latina”.
Lo dichiara il candidato alle primarie del Pd Enrico Forte a margine di un incontro con il segretario generale Cgil Anselmo Briganti, il reggente Cisl Tommaso Ausili ed il segretario generale Uil Luigi Garullo.
“Abbiamo sottoposto ad Enrico Forte – spiegano i responsabili di Cgil, Cisl e Uil – la nostra idea per costruire tutti insieme una città più equa, proponendo un protocollo per la contrattazione sociale: se la futura amministrazione di Latina lo accoglierà, siamo sicuri che anche gli altri municipi si impegneranno per questo strumento, oggi recepito solo da alcuni comuni attraverso la sottoscrizione di accordi con le organizzazioni confederali e quelle dei pensionati. Siamo sicuri – proseguono – che si possa mettere in campo, di concerto con gli enti locali, politiche che possano avere ricadute positive sui cittadini intervenendo a favore delle fasce sociali più deboli, lottando contro l’evasione, cercando una maggiore equità nella tassazione. Nel solco della legalità, occorre rivendicare una maggiore trasparenza dell’ente pubblico a partire dagli appalti”.
E aggiungono: “I pilastri su cui la contrattazione deve puntare devono essere appunto la legalità, la sussidiarietà e la solidarietà. Serve una inversione di tendenza e lo diciamo a partire da alcuni dati estremamente disarmanti: a Latina la spesa sociale pro capite è di 50 euro, a Roma tre volte tanto. Dobbiamo fermare questa corsa verso una sfrenata disuguaglianza”.
Enrico Forte ritiene che la piattaforma proposta possa essere un ottimo strumento per la futura amministrazione: “Il documento che mi hanno sottoposto i sindacati è estremamente articolato e ritengo possa fungere da bussola per promuovere interventi di buon senso sul piano sociale. Anziani, giovani e infanzia, disoccupati ed emarginati: la nostra città deve poter dare risposte a queste categorie disponendo delle giuste risorse che possono arrivare da una gestione intelligente della cosa pubblica. Per farlo – dice Forte – creeremo reddito dal patrimonio pubblico oggi inutilizzato, lotteremo contro l’evasione di concerto con l’Agenzia delle entrate. Faremo il possibile per ridurre la pressione fiscale e rimodellare il costo dei servizi a domanda individuale. Latina , come città capofila nelle politiche sanitarie, dovrà fare valere il proprio ruolo nelle conferenze dei sindaci della sanità, nel comitato sui piani di zona. Insomma, dovrà rivestire appieno il proprio ruolo di capoluogo di provincia.
Un cambio di passo che investirà anche l’assessorato ai servizi sociali comunale, quello da cui provenivano, non a caso, gli ultimi tre consiglieri regionali eletti con il centrodestra”.
Conclude Forte: “Cambiare il welfare locale sarà la mia priorità, ma lo farò coinvolgendo tutti i soggetti qualificati”.