Caos Ecocar, in 17 senza lavoro. Il Sindaco: “Scelte aziendali maleducate”

“Troveremo una soluzione al più presto”. Una giornata di incontri, anche animati, fra alcuni dei lavoratori stagionali della ditta Ecocar che gestisce il ciclo dei rifiuti a Gaeta, il sindaco Cosmo Mitrano e uno dei responsabili operativi dell’azienda Francesco Biccari. Nulla di programmato, azienda e sindaco hanno dovuto affrontare d’urgenza la situazione, perchè i lavoratori la protesta l’hanno fatta nascere spontaneamente attendendo il primo cittadino sotto il Comune, al suo arrivo nel primo pomeriggio di ieri, martedì. E lui si è fermato a parlare con loro. Sono gli stagionali, quelli che rimangono dei 22 operai, che vengono assunti per 3 – 4 mesi l’anno, specie durante l’estate, per integrare l’organico a tempo indeterminato della ditta che a Gaeta si occupa della raccolta rifiuti.

Sono 17, perchè 5 di loro, sono stati riassunti per lavorare anche autunno e inverno e arrivare a fine aprile. Mentre i restanti resteranno senza lavoro. E allora chiedevano spiegazioni in merito ai criteri di scelta dei 5, visto che riferiscono sono sempre gli stessi a lavorare e alcuni hanno anche doppio lavoro, mentre ci sono situazioni di indigenza più gravi e quelle andavano privilegiate. Chiedono una rotazione, grazie alla quale fare contratti a quattro mesi per far lavorare tutti prima della prossima estate. Ci sono padri di famiglia, con più figli, disperati. Tuttavia, con anomala fretta, i contratti dei 5 sono già stati firmati, come detto fino a fine aprile. E allora? Come si fa?


Per il sindaco Mitrano, che dal primo momento è sempre stato contrario alla rotazione, si può fare ben poco perchè “io – afferma – non posso obbligare la ditta nelle scelte aziendali. Nè posso fare nomi perchè commetterei un reato. Quello che posso fare è cercare di ragionare con loro e spiegargli la situazione, ma ad un certo punto mi devo fermare“. Eppure, secondo i lavoratori, lui aveva promesso 5 mesi a 6 ore per gli stagionali, ma questi di mesi ne hanno fatti solo 3. C’è poi la vicenda dei contributi non versati, della quale si stanno occupando alcuni sindacati ai quali i lavoratori si sono rivolti per fare chiarezza. La proposta che Mitrano farà all’azienda la conosciamo perchè ce l’ha detta lui, ovvero: Cinque mesi per tutti, e i restanti sette invernali, si dividono in due turni da tre mesi e mezzo che saranno occupati da due gruppi.

Non conosciamo ancora l’esito dell’incontro e quale sarà la soluzione che promettono le parti, ciò che sappiamo però è che sulla vicenda rimangono ancora dei punti oscuri. Sui quali non si è fatta ancora pienamente chiarezza. Non solo il pagamento dei contributi, come riferito da alcuni, ma anche una strana vicenda che ha riguardato un dipendente. Costui si è trovato a lavorare per ben due ditte che ruotano attorno alla Ecocar. Si tratta della Divina Provvidenza di Nettuno, una società che per conto della Ecocar ha distribuito in circa un mese e mezzo i bidoncini per la differenziata, retribuendo con circa mille euro i lavoratori. Tra questi, un uomo, tre giorni prima del termine del contratto al 30 aprile, ha iniziato per conto della M A Immobiliare Srl – con sede a Pomezia – lavori edili in località Canzatora per la ristrutturazione di un edificio che oggi è la sede della Ecocar. Assunto con un contratto a progetto lamenta di non aver avuto i contributi versati e non poter percepire la disoccupazione a causa di questa mancanza. L’edificio ristrutturato, inoltre, è lo stesso presso il quale è stato rimosso un uomo gaetano padre di famiglia con 5 figli, che faceva il guardiano, e rimpiazzato con un uomo fidato dell’azienda, proveniente da Pomezia, di nazionalità marocchina.

Una decisione che ha fatto andare su tutte le furie il sindaco che non è stato avvisato della sostituzione, e che ha definito “scelte gestionali maleducate” quelle delle Ecocar: “Mi avrebbero dovuto avvisare per rispetto – ha affermato il primo cittadino -.”D’altra parte la ditta ha già dovuto sborsare circa 400mila euro di ammende, anche se il sindaco ha poi corretto il tiro affermando che il rapporto tra Comune e Ecocar merita una sufficienza: “Gli do 6”. Ma con quali criteri sono stati scelti i fortunati cinque? Alcuni – ci dicono – hanno addirittura doppio lavoro. Tuttavia dalla ditta ci hanno risposto che loro “hanno fatto scelte aziendali autonome, basate sulla qualità e sull’efficienza lavorativa”. Eppure proprio di quel dipendente utilizzato nel cantiere per ristrutturare la sede, il sindaco ha avuto parole di elogio per l’impegno e la qualità della sua attività. Ma lui è rimasto fuori. Evidentemente le valutazioni di qualità non corrispondono. Insomma “l’azienda non fa beneficenza –  ci hanno detto dalla Ecocar – perseguiamo obiettivi aziendali, in futuro vedremo”.  Un caos nel quale è finito anche l’assessore all’ambiente Alessandro Vona che per Mitrano non sapeva nulla della vicenda. Ora l’assessore vuole spiegazioni circa le affermazioni del primo cittadino.