E’ stato approvato il progetto Life Natura & Biodiversità che prevede il recupero degli ecosistemi delle isole ponziane tramite la rimozione di specie aliene invasive.
Il progetto, il cui acronimo è “Life PonDerat”, presentato dalla Regione Lazio – Agenzia Regionale per i Parchi e cofinanziato dall’Unione Europea, ha come obiettivo quello di liberare le isole ponziane dalla pressione esercitata da ratti, capre e piante invasive.
A questo lungo progetto, che è partito il 1° ottobre scorso, e che si concluderà solo nel marzo del 2020, partecipano come beneficiari associati l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), il Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università La Sapienza di Roma, la Riserva Naturale Statale Isole di Ventotene e S. Stefano, e la società Nemo srl di Firenze.
E’ prevista l’eradicazione dei ratti sulle isole di Palmarola, S. Stefano e Ventotene. L’azione si rende necessaria innanzitutto per garantire la sopravvivenza delle popolazioni di uccelli marini nidificanti su tali isole, quali le berte, minacciate dalla predazione spietata dei ratti sui pulcini. Una parte importante del progetto riguarderà poi l’eradicazione di piante aliene invasive su S. Stefano, Palmarola e Ventotene. Il progetto prevede infine l’adozione di un ampio programma di misure biosicurezza, messe in atto allo scopo di prevenire la reinvasione delle isole da parte delle specie eradicate. In particolare, sarà mantenuto libero dai ratti tutto l’abitato dell’isola di Ponza e la zona dell’imbarco di Le Forna, punti di partenza delle imbarcazioni, onde evitare che i ratti possano essere trasportati sulle isole vicine. Saranno inoltre oggetto di interventi di biosicurezza tutti i punti di imbarco delle altre isole del progetto.
Il progetto porterà notevoli benefici agli ecosistemi naturali e alle specie minacciate dalle specie invasive. Tuttavia, non vanno dimenticati gli importanti vantaggi che si avranno dal punto di vista socio-economico e sanitario: la rimozione dei ratti avrà infatti da una parte ripercussioni positive sul turismo, riducendo inoltre la spesa per le attività di controllo dei privati e dei comuni e quella per i danni arrecati alle coltivazioni e alle attività umane in generale, dall’altra comporterà una significativa riduzione del rischio di malattie da essi trasmesse alla popolazione.
Soddisfazione è stata espressa dal direttore della Area Marina Protetta e Riserva Naturale Statale di Ventotene e Santo Stefano, Antonio Romano: “Ventotene sarà la prima isola del Mediterraneo con un centro abitato liberata dai ratti. L’esito positivo del progetto aprirà la strada ad analoghe esperienze in altre isole del Mediterraneo, italiane e non solo. Erano più di 15 anni che l’isola non prendeva parte ad un progetto LIFE, dobbiamo puntare alle grandi opportunità che i fondi Europei riservano ai piccoli territori come i nostri”