Controlli dei carabinieri ad Aprilia, denunciate nove persone

Il 30 ottobre, ad Aprilia, durante l’arco della giornata, nel contesto delle strategie messe in campo dalla Prefettura di Latina al fine di aumentare la percezione di sicurezza nei cittadini, i Carabinieri della Stazione di Campoverde, unitamente a quelli del NORM del locale Reparto Territoriale, hanno effettuato un servizio coordinato finalizzato ad infrenare la recrudescenza dei reati predatori. Nel corso delle operazioni hanno denunciato, in stato di libertà, alla competente Autorità Giudiziaria:

  • due coniugi di Aprilia per il reato di “affitto di immobile a stranieri clandestini”.  Entrambi sono ritenuti responsabili di aver ceduto, in locazione, ad un cittadino del Marocco, sfruttandone le condizioni di illegalità, un appartamento di 40 metri quadrati, in pessime condizioni igienico sanitarie e strutturali;
  • due cittadini indiani, il primo, domiciliato ad Aprilia, censurato, per il reato di “ingresso e soggiorno illegale sul territorio dello stato”, poiché illegalmente trattenuto sul territorio italiano, in stato di clandestinità. Nei suoi confronti sono state avviate, anche, le procedure di espulsione. Il secondo, in Italia senza fissa dimora, nullafacente, censurato, poiché inottemperante al decreto di espulsione della Prefettura di Roma, emesso nel mese di ottobre dello scorso anno;
  • un cittadino indiano, residente ad Aprilia, per il reato di “guida senza patente”, poiché trovato alla guida del proprio ciclomotore, privo di targa, sprovvisto del titolo di guida, mai conseguito;
  • due persone sottoposte alla misura cautelare degli arresti domiciliari, per il reato di “evasione, poiché allontanatesi, arbitrariamente, dal luogo statuito per la detenzione;
  • due persone per il reato di “guida sotto l’influenza di alcool”, poiché sorprese alla guida dei rispettivi veicoli, in evidente stato di alterazione psico-fisica da alcol. L’accertamento mediante etilometro ha indicato, per entrambe, un tasso alcolemico superiore al limite consentito.