Inchiesta antidroga Melody, primi interrogatori

Tra tanti silenzi e qualche giustificazione per negare le accuse, si sono svolti i primi interrogatori degli arrestati nell’ambito dell’inchiesta antidroga denominata Melody, che ha portato i carabinieri a ricostruire una rete di spaccio tesa tra San Felice Circeo, Terracina, Fondi e Sperlonga. Davanti al gip Laura Matilde Campoli sono comparsi Alessandro Simonelli, Rocco Coppolella, Davide e Michele Terracciano, Alessandro Forte e Simone Bonaldo, difesi, tra gli altri, dagli avvocati Maurizio Forte, Amleto Coronella, Guglielmo Raso, Francesco e Domenico Pietricola.

Simonelli, Coppolella, Forte e Bonaldo si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, mentre i Terracciano hanno negato l’accusa di spaccio, sostenendo di essere dei semplici consumatori di droghe. Forte, infine, essendo stato trovato al momento del blitz in possesso di sostanza stupefacente, per cui si è visto aprire un secondo procedimento, su tale fronte ha dovuto affrontare anche un secondo interrogatorio, questa volta davanti al gip Guido Marcelli, che solo per tale vicenda ha disposto l’obbligo di firma.


Melody è un’inchiesta che ha avuto un forte input dalla richiesta di aiuto fatta da diverse mamme ai carabinieri, ai quali hanno detto di essere stanche di vedere i figli distrutti dalle sostanze stupefacenti. I militari dell’Arma hanno poi scoperto che in molti casi lo spaccio avveniva all’ombra di bar o ristoranti.