Non era doping, assolto ciclista di Sezze

Assolto dall’accusa di doping un ciclista amatoriale di Sezze. Nel corso del processo davanti al Tribunale di Tivoli lo sportivo Cristian Nardecchia, parrucchiere con l’hobby della bici, ha dimostrato che i valori fuori norma di pseudoefedrina e catina emersi dalle analisi a cui, quattro anni fa, era stato sottoposto non erano dovuti all’assunzione di sostanze proibite, impiegate per aumentare le proprie prestazioni, ma a un comune farmaco da banco utilizzato per il raffreddore allergico.

Nardecchia, 27enne all’epoca dei fatti, era stato sottoposto all’antidoping al termine del trofeo comunale svoltosi a Vallepietra il 5 giugno 2011, in cui era arrivato secondo. I valori elevati di pseudoefedrina e catina a lui riscontrati avevano portato alla sua denuncia alla Procura di Velletri e ad essere sospeso dalla giustizia sportiva.


Dopo essere stato prosciolto proprio dai giudici sportivi, per Nardecchia, difeso dall’avvocato Sinuhe Luccone, è però ora arrivata anche l’assoluzione dal giudice del Tribunale di Tivoli, Claudio Politi, perché il fatto non sussiste. L’unica colpa del giovane era stata quella di aver cercato, con un farmaco per cui non serve neppure prescrizione medica, di alleviare i sintomi dell’allergia di stagione.