“La soluzione al problema della carenza di aule che da qualche anno sta interessando l’Istituto Nautico “G. Caboto” non poteva trovare epilogo peggiore di quello delineato dal sindaco Mitrano”. Tanto denuncia SEL di Gaeta che contesta la scelta di affittare moduli prefabbricati costringendo i ragazzi a fare scuola in siffatte strutture come se fossero dei “terremotati” che per emergenza devono essere in qualche modo essere sistemati.
“È forse questa – chiede Ersilia Vitiello del locale circolo Sel -, la scuola i-tech di cui si parlava nel programma elettorale del Sindaco? Non possiamo che osteggiare questo modo di concepire l’edilizia scolastica e rileviamo altresì che al “danno” si aggiunge anche la “beffa” in quanto l’onere di questa scelta graverà sicuramente sui cittadini già vessati da tasse e gabelle. È una soluzione provvisoria o definitiva? In ogni caso si poteva evitare con una accorta e sapiente programmazione perché il problema non è eccezionale ma conosciuto da tempo. È una visione miope la sua signor Sindaco, perché a fronte di una scuola che cresce, nella città si sono svuotate altre strutture per naturale tendenza al calo demografico, nelle quali si potevano ricercare spazi per un “fare scuola” dignitoso per gli studenti e gli insegnanti del Nautico.
Con una seria ricognizione delle strutture e una corretta volontà la soluzione poteva essere semplice, senza togliere niente a nessuno, rispettando tutte le esigenze e andando a occupare gli spazi inutilizzati. Anche il rischio di promiscuità tra bambini e adolescenti poteva trovare facile soluzione con l’attivazione di entrate separate di cui alcuni plessi sono già dotati. Queste ipotesi sostenute da SEL in più occasioni non sono mai state prese in considerazione. Si poteva discutere e ricercare insieme anche ai tanti operatori della scuola una soluzione ottimale.
Ricordiamo che le strutture scolastiche, se pure gestite da enti locali, appartengono agli studenti ed è il loro interesse che va in primis tutelato. È questa la nostra idea di scuola e di edilizia scolastica! Ricordiamo altresì al signor Sindaco che nella Mission n. 2 del suo programma elettorale “Partecipazione dei cittadini” si sostiene che “L’ascolto e il dialogo sono un dovere della politico e non una gentile concessione. Troppo spesso siamo stati abituati ad un’amministrazione che si sente in diritto di imporre scelte e decisioni proprie senza un’ottica razionale e benefica per la città. Bisogna avviare una nuova stagione che veda l’amministrazione aperta al dialogo, a fianco del cittadino. Al servizio del cittadino”.
Appare evidente che il Sindaco abbia smarrito il suo programma elettorale…”