Ridimensionata la sentenza per i tre giovani arrestati, nel maggio dell’anno scorso, a Sabaudia, dopo essere stati trovati dalla Polizia in possesso di sei chili di hashish e mezzo chilo di cocaina. La Corte d’Appello a Roma ha ridotto da nove a cinque anni e dieci mesi di reclusione la condanna per Vincenzo Serrapiglio, difeso dall’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, da cinque a quattro anni quella per Massimiliano Di Napoli e ha assolto Alessandro Russo, difeso dall’avvocato Giuseppe Lauretti, sul quale pesava una condanna a cinque anni di reclusione.
Interrogati dopo l’arresto dal gip Laura Matilde Campoli, a restare muto era stato solo Serrapiglio. Russo aveva sostenuto infatti di essere estraneo a tutta la vicenda, che era stato raggiunto dagli altri due ma che non sapeva assolutamente cosa c’era nell’auto di Di Napoli. E quest’ultimo aveva confessato, dicendo che la droga era per Serrapiglio, che lui l’aveva trasportata da Napoli e che l’accordo era di pagare il carico ventimila euro.