Turismo a Formia, Prc: “Danni della politica per 500mila euro”

“Nei giorni scorsi – afferma il circolo Prc Enzo Simeone di Formia -, dopo un servizio giornalistico che si è occupato della nostra città, più di qualche politico è intervenuto per ricordare ai propri concittadini le potenzialità turistiche della nostra zona. Naturalmente non sono mancati i soliti annunci sulle miracolose soluzioni da adottare per riportare Formia allo splendore del passato, quando era una rinomata località turistica.

Al di là delle chiacchiere, vogliamo portare a conoscenza dei cittadini alcuni dati relativi al settore turistico, per evitare che qualcuno ancora continui a credere alle promesse elettorali dei soliti noti. Un metodo, quello delle promesse impossibili, a cui ci sottriamo volentieri, ma veniamo ai numeri.


Nel quinquennio 2003-2008 i posti letto (strutture alberghiere ed extra alberghiere) si sono ridotti da 1720 a 1543. Dal 2002 al 2007 gli arrivi si sono ridotti da 40783 a 29221 con una riduzione del 28.35%. Nello stesso quinquennio le presenze in città si sono ridotte da 138110 a 97982, con una riduzione del 29.06%. Questo a fronte di aumenti in città come Fondi e Terracina, da ritenere simili alla nostra per vocazione turistica.

Questi dati sono contenuti nella relazione su “I fabbisogni abitativi della città di Formia alla luce delle prospettive economiche e demografiche”, che dubitiamo sia stata letta dai consiglieri, altrimenti avrebbero potuto non solo verificare il declino turistico della nostra città ma anche notare gli evidenti errori di cui è piena e che dovranno essere corretti se non si vorrano coprire di ridicolo quando adotteranno il piano. Errori che ci sono costati appena 500mila euro.

Dunque, al di là di affermazioni sensazionalistiche, circa l’inserimento della città nei “circuiti turistici internazionali” ci si deve interrogare sul perché di questi dati e le cause che li hanno generati. Noi riteniamo che questi siano l’effetto di un arretramento in termini di infrastrutture e servizi, causati dall’incapacità dell’attuale classe dirigente di portare avanti programmi di riqualificazione urbana, se non per continuare a distruggere il nostro territorio.

Volendo offrire solo un esempio della gravità del problema, potremmo indicare la mobilità e l’elevato volume di traffico che affligge la nostra strada principale. Un miglioramento avremmo potuto averlo raddoppiando il collegamento tra Penitro e San Pietro ed invece i nostri soldi sono finiti nel buco che si è formato nel “ponte sul torrente degli archi” ad Acquatraversa, l’ennesimo caso di vergognosa sciatteria della macchina amministrativa, che butta i nostri soldi in questo modo.

Quel lavoro è un appalto pubblico, come tale ha un Responsabile del procedimento che ancora ci deve spiegare perché dal Luglio 2012, cioè quando fu espletata la gara, ad oggi il ponte è ancora chiuso.

All’attuale amministrazione invece chiediamo di smetterla con le solite sortite ad effetto ed interventi di maquillage urbano, utili a pochi, per dedicarsi alle cure ricostituenti che servono per dare una scossa ad un’economia dominata dagli interessi speculativi edilizi e finanziari, che sottraggono risorse ai veri problemi della città.

In attesa che il turismo venga trasformato da zavorra a volano dell’economia formiana centinaia di persone continuano a fare la fame, e non servirà l’adozione di provvedimenti caritatevoli come quello della carta sociale per gli acquisti denominata “ticket Service smart” a risolvere i loro problemi”.