Serie D, l’Unicusano Fondi blocca sul pareggio la prima della classe

UNICUSANO FONDI-FRANCAVILLA 3-3

UNICUSANO FONDI: Calandra, Galasso, Pompei (5’ pt Cappai), Carbone, Pepe, Rinaldi, Antogiovanni (16’ st Martino), Catinali, Angelilli (16’ st Iadaresta), Tiscione, Meloni. A disp.: Saitta, Tommaselli, Barbato, Alleruzzo, Avallone, Evangelista. All. Pochesci.


FRANCAVILLA: Liccardi, Colonna, Solitro, Sekkoum, Pagano, Mannone, Dauria (31’ st Cavaliere), Gasparini, Pisani (32’ pt Fanelli), Marino (39’ st Nicolao), Aleksic. A disp.: Scalese, Nicolao, Russillo, Calandriello, Chidichimo, Ranieri, De Marco. All. Lazic.

Arbitro: Gariglio di Pinerolo (Barsocchini-La Rosa)

Reti: 18’ pt Meloni (Uf) rig., 35’ pt Marino (F), 7’ st Alexsic (F), 41’ st Meloni (Uf)

Note: spettatori 300 circa, cielo coperto; dopo pochi minuti, grave infortunio a Pompei, che in un contrasto di gioco fortuito ha riportato la rottura del setto nasale; ammoniti Calandra, Catinali, Galasso, Iadaresta (Uf), Gasparini, Dauria, Pagano, Cavaliere (F) recupero 3’ pt,, 4’ st.

L’Unicusano Fondi trova in extremis il pareggio contro la capolista Francavilla e costringe la prima della classe al primo pareggio stagionale. Un pari che segna indelebile il marchio di Peppe Meloni, autore di una doppietta quantomai preziosa.

LA PARTITA

Alla prima occasione vera, ecco il vantaggio dell’ Unicusano Fondi. Percussione sulla sinistra del giovane Cappai (entrato in sostituzione dell’ infortunato Pompei), palla rasoterra in area per Meloni, che viene a contatto con Mannone e che viene sanzionato con il rigore: lo stesso Meloni si incarica della battuta, spiazzando il portiere ospite. Al 25’, i locali si rendono ancora pericolosi con Meloni, ma la girata di testa dell’ attaccante sardo su punizione calibrata di Tiscione termina di poco a lato. I lucani provano ad alzare il ritmo, e poco oltre la mezz’ ora è Dauria che va vicino alla segnatura con un tiro dalla distanza che si spegne sull’ esterno della rete. Ed a dieci minuti dalla fine, nel suo momento migliore, ecco il pareggio del Francavilla: punizione dal limite di Sekkoum, smanacciata sulla traversa di Calandra, sulla ribattuta arriva Marino e deposita di testa in rete da pochi passi il pallone del pari.

Il secondo tempo si apre con un’ azione per parte. Prima è Angelilli  a “ciabattare” da ottima posizione, quindi è Sekkoum a cercare di sorprendere dalla lunga distanza Calandra con un velenoso calcio di punizione. Il vantaggio ospite arriva poco dopo, grazie ad Alexsic che si infila nella retroguardia locale per battere Calandra sottomisura. Gli ospiti sembrano aver buon gioco, ed al quarto d’ ora è Dauria a sfiorare la terza segnatura con una girata acrobatica su cross di Fanelli terminata di poco a lato. Il tecnico Pochesci prova a cambiare le carte in tavola, inserendo Iadaresta al centro dell’ attacco e Martino nel pacchetto di centrocampo. Un triangolo veloce Iaderesta-Tiscione, da buona posizione, non si chiude, poi in contropiede sono Fanelli e Marino a mancare la clamorosa occasione per la terza marcatura. E, come spesso succede in questi casi, ecco che da una rete mancata si passa ad una subìta: a quattro minuti dalla fine, ecco che arriva il 2-2 ad opera dello stesso Meloni, che all’ interno dell’ area piccola raccoglie una spizzata di Iadaresta su spiovente di Tiscione per insaccare sotto la traversa il pallone del pari. Un pareggio che regala forza e nuova fiducia a tutto il gruppo, in attesa di quella che sarà la nuova partita casalinga da giocare domenica prossima contro il Manfredonia.

IL DOPO GARA

POCHESCI (All. Unicusano Fondi): E’ un pareggio che ci dà forza e fiducia in vista delle prossime partite. Perdere avrebbe reso tutto più duro più difficile, invece prendiamo nuova carica. Qualche episodio ci è stato favorevole, come su un loro contropiede tre contro uno, ma alla fine salutiamo la prodezza dei nostri attaccanti, in particolare Meloni e Iadaresta, che ci hanno condotto al 2-2”.

LAZIC (All. Francavilla): Prendiamo questo pareggio, anche se venire raggiunti a poco dalla fine, quando ormai non stavamo correndo più rischi. Ci confermiamo in testa, sebbene sappiamo che il cammino è assai lungo, la nostra rosa non è particolarmente lunga e che dovremo incontrare ancora tanti avversari.