Il Cammino dell’Appia: Runmiz a Gianola nell’area parco della Riviera di Ulisse

Al complesso di Capo di Bove, sull’Appia, lo scorso 23 Settembre è stato illustrato il progetto nazionale per la valorizzazione della “regina viarum” in occasione della presentazione degli articoli intitolati “Alla ricerca dell’Appia perduta”, commenti al cammino affrontato in estate dallo scrittore e giornalista PaoloRumiz. “… si conosce camminando, si conosce anche con i piedi…” ha detto più volte lo scrittore nel corsodella sua avventura lungo la Via Appia…, e nel nostro comprensorio territoriale gli elementi per questanarrazione li ha avuti dall’Ente Parco Regionale Riviera di Ulisse.

Il 17 settembre, sulla “via del ritorno”, Rumiz, Scillitani e la Zambon si sono fermati a Formia, invitati ed ospitati dal Parco Regionale della Riviera di Ulisse, dall’Amministrazione Comunale e dall’AssociazioneCulturale Lestrigonia. Il direttore Roberto Rotasso e l’archeologo Gianmatteo Matullo hanno accompagnato il giornalista e la sua troupe nella visita all’area archeologica, sita nel Parco di Gianola e Monte di Scauri, gestita dall’Ente Parco Regionale Riviera di Ulisse e di proprietà dello stesso. Ecco leimpressioni dell’archeologo Gianmatteo Matullo: “ … I racconti del loro viaggio hanno già fatto il giro d’Italia, ora li portiamo a visitare le bellezze di Formia che dalla Via Appia non si vedono. Questa volta non solo apiedi, ma anche con la poesia delle Topolino che gli amici del Topolino Autoclub Italia ci mettono adisposizione, in memoria dell’itinerario che nel 2006 lo stesso Rumiz aveva percorso lungo l’Appennino. Dinuovo a piedi, accompagnati dal Direttore del Parco Roberto Rotasso, nell’area Archeologica di Gianolaabbiamo mostrato la cisterna maggiore, la cisterna delle 36 colonne, la grotta della Ianara e lemeraviglie che, grazie ai recenti scavi archeologici, ancora restituiscono incredibili testimonianze di unpassato più presente che mai. Poi, a Castellone, in visita allo spettacolare borgo, con il teatro romano chelascia sempre senza fiato, e poi alle suggestioni del Cisternone. La sera, alla Corte Comunale di Formia,sono Rumiz e Scillitani che ci raccontano la Via Appia, la loro via Appia, la nostra via Appia…ci raccontanodi persone e di posti lontani, ignoti, ma che conosciamo bene, perché ̈ quando si parla del Nostro patrimonio culturale i loro pensieri sono i nostri, i loro discorsi sono i nostri.. e la via Appia torna ad essere una potente via di comunicazione che unisce culture e popoli distanti 600 chilometri. Torna ad essere
Regina Viarum”