Aprilia al fianco di Civati, raccolta firme contro la BuonaScuola di Renzi

Aprilia si schiera contro le riforme renziane ed incontra Pippo Civati alla birreria Brancaleone. Più di 200 persone ieri sera, ad ascoltare ed intervenire nel dibattito sulla scuola con il leader nazionale di Possibile. L’incontro è stato moderato dal giornalista de Il Giornale del Lazio Riccardo Toffoli. L’argomento al tavolo è stato il referendum sulle riforme di Renzi (prime fra tutte la Buona Scuola) mantenendo il discorso sull’attuale legge della scuola che favorisce gli istituti privati e non valorizza talento e impegno, mantenendo una precarizzazione devastante. L’incontro è stato promosso dal gruppo docentinreteprovlatina (al terzo appuntamento sulla tematica della nuova riforma), il movimento Possibile e la Rete dei Cittadini che fa parte del comitato per il referendum.

Ad intervenire la prof.ssa Pina Farina per il gruppo dei docenti e il preside del liceo Meucci Antonio Ferrone. Entrambi hanno messo in evidenza le difficoltà operative della nuova riforma Renzi. Pina Farina ha chiesto spiegazioni a Civati sulla sovrapposizione dei referendum sulla scuola. Secondo Ferrone, inoltre, alcune norme previste dalla buona scuola, non sono realizzabili e ha annunciato che in molti stanno già pensando al ricorso alla magistratura costituzionale. In ultimo l’assessore Alessandra Lombardi ha allargato il dibattito sui referendum che riguardano l’ambiente e che saranno oggetto di un altro appuntamento, sempre alla birreria Brancaleone il 15 settembre alle ore 20.30 con Annalisa Corrado leader nazionale di Green Italia che illustrerà i quesiti sulle trivellazioni e le grandi opere di cui ha curato la stesura.


L’assessore Lombardi ha anche spiegato che il tema ci riguarda da vicino, avendo già vissuto con la realizzazione dell’impianto turbogas, una grande opera calata sul territorio senza un parere vincolante dell’amministrazione locale. “Il tema unificante di tutta questa vicenda referendaria è quanto contiamo noi. Noi come cittadini e come persone che non sono d’accordo su una legge -ha affermato Civati – Sono preoccupato riguardo la scuola, elemento essenziale della società, riguardo i diritti dei lavoratori, anche quelli minimi e riguardo la laicità. Vorrei promuovere tutte queste cose. Con il referendum cerchiamo di colpire una norma molto parziale che però, se intaccata, fa capire che le cose non vanno. Anche se non riusciamo a raccogliere le firme necessarie dimostriamo che comunque c’è militanza ed attivismo, soprattutto nel mezzogiorno in un’area che molto viene danneggiata dalla legge. Non si tratta di vincere. Si tratta di lanciare un messaggio e soprattutto di far prendere la parola a tutti, specialmente ai ragazzi che a quest’età vivono queste vicende con molta distanza. Non voglio coprire il lavoro degli insegnanti bensì tenere viva la mia discussione”.

Tra i presenti oltre agli insegnanti, i ragazzi del consiglio dei giovani che hanno ritenuto di non dover intervenire al dibattito. Pur invitati ad intervenire dallo stesso Civati, i giovani del consiglio comunale hanno preferito ascoltare affermando di volere prendere la serata come “un’esperienza formativa da parte di chi ne sa di più”. A seguire, numerosi interventi del segretario di Sel Maurizio Marinozzi, di Fabrizio Maramieri della Fiom, di Filippo Fasano dell’Anpi, di Matteo e Stefano due giovani che vorrebbero ritrovare spazi e luoghi della sinistra. Il discorso di Civati è stato loquace e semplice: azioni significative e rappresentative dell’idea di società ugualitaria. Sono questi i valori cardine che coniuga alla sua linea ed al suo partito “Possibile”. Come chiave le piccole comunità ed i comuni italiani. Si vuole ripartire da un’idea completamente diversa della politica, lontana dal potere, che costruisce occasioni diverse e che parla di temi di fondamentale importanza come i diritti sociali e civili (i quali sono strettamente parenti).  L’incontro si è chiuso alle 23.00.