Spinosa: “Siamo i padroni di casa”, i retroscena dell’inchiesta al Porto

LE INDAGINI – A dare lo start alle indagini sono gli esposti di cittadini e associazioni, Sib, Comitato contro le Polveri, Assemblea Popolare del Golfo, che da tempo denunciano situazioni differenti tra loro ma che comunque afferiscono a diverse irregolarità nella gestione del pubblico demanio marittimo portuale di Gaeta.

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Aree inquinate dal “ferro” al porto di Gaeta

A dicembre 2012 c’era già stato un sequestro di rifiuti ferrosi, destinazione Turchia, in transito al porto. A occuparsi dell’indagine erano state Guardia Costiera, Guardia di Finanza e Polizia Provinciale ma poi la competenza, trattandosi di traffico internazionale di rifiuti, era passata per competenza alla Dda di Roma che così aveva indagato Nicola Di Sarno e l’intermediario di Ragusa in Sicilia Andrea Di Grandi.


La situazione al porto, però, non cambia e gli esposti ricominciano come anche i sit – in (il 12 luglio 2014 c’è anche, a indagini già in corso, un blitz di parlamentari del Movimento 5 Stelle e attivisti locali – video –), dacché la Procura della Repubblica di Cassino, considerati gli aspetti relativi all’inquinamento ambientale e consapevole che senza concorrenza il mercato muore, decide di mettere le attività portuali ai raggi x: il quadro che ne esce è sconcertante.

Un momento della conferenza stampa: da sinistra il sostituto procuratore Mattei, il procuratore Auriemma, il comandante Nicastro
Un momento della conferenza stampa: da sinistra il sostituto procuratore Mattei, il procuratore Auriemma, il comandante Nicastro (LINK VIDEO)

I REATI – “Gestione non autorizzata di rifiuti”, “falso ideologico”, “traffico illecito di rifiuti”, “violazione dell’autorizzazione allo scarico acque di prima pioggia”, “danneggiamento”, “getto pericoloso di cose” e “deturpamento di bellezze naturali”. “corruzione per il compimento di atti contrari ai doveri d’ufficio”, e al pubblico Dirigente reiterati “abusi d’ufficio” nonché la “turbata libertà del procedimento di scelta del contraente”, i reati che la Procura diretta oggi da Paolo Auriemma, “La Procura è tutt’altro che disinteressata a quello che succede nel sud pontino”, contesta a vario titolo nei confronti degli indagati.

 

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