Da settembre, all’ospedale Dono Svizzero di Formia, sarà in funzione la capsula endoscopica di Given. Messa a punto nel 1981 dall’ingegnere israeliano Gavriel Iddan e brevettata dopo il 2000 dalla Given Imaging, la capsula, che già viene sperimentata al Policlinico Gemelli e all’Umberto I di Roma, consente l’aumento dell’incidenza diagnostica per le patologia a carico dell’intestino tenue. Al suo interno, la capsula pesa quattro grammi e ha dimensioni 11×26 millimetri, contiene due batterie, un trasmettitore miniaturizzato, un sensore di immagini a colore, un sistema di illuminazione e un’antenna che durante il passaggio attraverso il tratto gastrointestinale, trasmette segnali video che rendono il sistema anche in grado di tracciare il percorso fisico di avanzamento della capsula.
A presentare la nuova strumentazione a disposizione presso la sala convegni del Dono Svizzero il primario di chirurgia oncologica Giovanni Baiano e il direttore dell’Asl di Latina Michele Caporossi. Un video esplicativo, inoltre, è stato illustrato da Maria Rega, specialista in chirurgia generale.
Al tavolo dei relatori, inoltre, ha seduto anche il sindaco Sandro Bartolomeo che con Baiano ha riavanzato l’appello, finora inascoltato, per un nuovo ospedale a Formia all’ex Enaoli. Richiesta peraltro condivisa dal direttore dell’Asl che l’ha però subordinata all’arrivo di finanziamenti.
Nel frattempo sempre Caporossi ha annunciato l’arrivo di un nuovo primario in cardiologia oltre a nuove attrezzature quali ecografo multidisciplinare per la cardiologia e un altro di alta fascia per ginecologia, infine quattro poltrone bilancia per la dialisi.