Lo avevano promesso e alla fine lo hanno fatto. I cittadini residenti nell’area della Canzatora a ridosso del torrente Pontone, tra Formia e Gaeta, che nella notte tra ottobre e novembre 2012 causò con la propria esondazione l’annegamento di una 82enne, si sono rimboccati le maniche e hanno ripulito l’alveo del torrente. Costretti più che altro, dall’immobilismo della Regione Lazio che nonostente le molteplici promesse non è mai intervenuta a ripulire per scongiurare nuove tragedie.
Da quel momento gli stessi residenti hanno costituito un apposito comitato, tra i promotori l’avvocato Pasquale di Gabriele, che prende il nome proprio dal corso d’acqua, e si sono dati appuntamento per ripulire il torrente che anche nella scorsa stagione invernale ha più volte minacciato nuove esondazioni. C’era anche il sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano che ha rilanciato il tema dell’indifferenza de La Pisana nonostante i circa 500mila euro che afferma di aver già speso come amministrazione comunale. Invitando poi gli stessi cittadini a rivolgersi al Prefetto per ottenere la messa in sicurezza del corso d’acqua.
Va tuttavia precisato che non sono mancate le occasioni dalle quali è emersa una confusione generalizzata sulle competenze del torrente. Non va dimenticato infatti che fu proprio il Comune di Gaeta a far svolgere un intervento di quasi 250mila euro per la pulizia dell’alveo del torrente a seguito del nubifragio killer del 2012, senza però mai pagarlo. Gli stessi Comuni circostanti, Gaeta, Formia e Itri, che hanno cercato una maggiore collaborazione per aver più forza in Regione, non l’hanno mai davvero trovata. C’è poi stato l’errore di destinatario nella lettera che il Comune ha mandato in Regione per sollecitare l’intervento. Insomma forse una vera e propria campagna di sensibilizzazione in Regione per ottenere quanto dovuto e scongiurare nuove tragedie, al di là delle operazioni di facciata, non è mai stata portata avanti.