Il Ministro Poletti alla manifestazione “Solidarietà in festa”: “La Logica giusta progettare insieme”

Ad affacciarsi alla realtà del sociale a Terracina ieri sera è stato il Ministro del Lavoro e delle Poltiche Sociali Giuliano Poletti, intervenuto durante la sei giorni di “Solidarietà in Festa” organizzato dall’associazione “Rete Solidale”. A fare gli onori di casa il presidente Stefano Soscia e i tanti volontari ed associazioni che in questi giorni hanno allestito ognuno il proprio stand per illustrare la loro realtà. Ed è quello appunto che hanno mostrato al MInistro cercando nel loro piccolo di far capire l’importanza ed il lavoro delle associazione locali nel sociale. Il Ministro Giuliano Poletti è arrivato all’Arena il Molo con al seguito, oltre ad una schiera di forze dell’ordine, il commissario prefettizio Ermina Ocello, l’ex sindaco di Terracina Nicola Procaccini.

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Prima di arrivare al porto di Terracina, il Ministro ha visitato la Casa delle imprese e del lavoro “E’ stata veramente una bella realizzazione – ha detto il Ministro Poletti – ha messo insieme il lavoro e l’impresa che io credo sè l’obiettivo che tutti quanti dobbiamo avere per avere lavoro perchè le imprese che nascono, che crescono che si consolidano e quindi avere avuto la buona idea di metterle insieme e poter prestare servizio ai cittadini ai givani disoccupati con un centro per l’impiego, un informa giovani e per l’impresa per consiglio e consulenza, un bel esempio se potessi vorrei provare a fare questo in tutta Italia perchè pare un modello efficente. ” Il Ministro ha anche risposto a domande riguardo la povertà “Stiamo predisponendo un piano nazionale di lotta alla povertà in termini di unione sociale, noi siamo convinti che per fare un’opera, da  una parte di sostegno al reddito e dall’altra di costruzione di un contesto fatto nelle comunità perchè abbiamo bisogno che le persone escano dalla condizione di povertà e si trovino nella condizione di poter avere opportunità di lavorare di poter avere una prospettiva e questo non si realizza solo avendo un contributo economico al reddito, quindi stiamo costruendo un progetto che utilizzerà le risorse comunitarie del piano operativo nazionale per l’inclusione, userà le risorse già destinate  e nella legge di stabilità di quest’anno proveremo, cercheremo, in mezzo alle altre priorità di trovare un stock di risorse  per alzare  questa possibilità d’intervento. Io penso che abbiamo bisogno di lavorare tutti insieme abbiamo bisogno di costruire una condivizione di fare in modo che le istituzioni facciano la parte che compete loro , ma se vogliamo affrontare questi drammatici problemi del disagio socaile della povertà non possiamo farlo immaginando un ufficio pubblico che risolve il problema, noi sappiamo che questa cosa si risolve dentro una cominicta e dentro una comunità ci sono persone degli uomini, delle donne, organizzaizoni, associazionismo, volontariato che sono strumenti fondamentali fortissimi nel nostro Paese ma che fino ad ora non siamo mai stati capaci o non è stata mai fatta la scelta di  metterli dentro un progetto. Fino ad ora l’idea è stata lo Stato ed il Mercato, se lo Stato non ha i soldi per fare una cosa ed il mercato non ci guardana niente allora va bene il terzo settore, il voltariato, l’associazionismo è una logica sbagliata, la logica giusta è progettare insieme interventi che hanno queste caratteristiche e quindi assciazionismo volontariato come parte integrante da quando si incomincia a discutere, a ragionare, si cominicia a progettare, allora probabilmente si trova la formula giusta che consente ad ognuno di dare il meglio di se. Il bene bisogna farlo bene”.