Esuberi in Provincia, i sindacati proseguono lo stato di agitazione

La sede della Provincia di Latina

Le organizzazioni sindacali Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Latina – Csa – Rsu scrivono al Presidente della Provincia di Latina, al Prefetto di Latina, al Personale della Provincia di Latina: “I dipendenti della Provincia di Latina riunitisi in assemblea generale il giorno 21/07/2015 presso l’aula magna del Liceo Scientifico “G.B.Grassi” considerata la grave situazione venutasi a creare a seguito della sciagurata riforma delle Province, con conseguente decreto di esubero di 171 unità di personale, adottato con atto n° 43/2015 dal Presidente della Provincia Eleonora Della Penna, preso atto del colpevole ritardo della Regione Lazio, che ancora, dopo 210 giorni, non riesce a licenziare la legge per la riassunzione, nelle materie di competenza, del personale precedentemente trasferito alle Province. Rilevato che dagli interventi che si sono susseguiti il personale della Provincia ha esternato viva preoccupazione per il proprio futuro lavorativo. Rilevato altresì la seria preoccupazione esternata dalle organizzazioni sindacali presenti circa la genericità degli atti adottati dalla Provincia, nonché l’assenza colpevole della politica e dei rappresentanti delle istituzioni dell’Amministrazione provinciale, le organizzazioni sindacali chiedono:

1. un incontro in tempi brevi tra il Presidente della Provincia, le organizzazioni sindacali provinciali e le RSU per rivedere nel suo complesso le singole posizioni del personale rispetto alle funzioni attribuite alla provincia e a quelle da trasferire ad altri Enti nonché, per affrontare la complessa situazione del personale ceduto all’Agenzia Formazione Lavoro
2. come già espresso in altre sedi la revoca del decreto presidenziale n° 43/2015 in attesa delle determinazioni della Regione Lazio e del Governo nazionale che chiariscano in modo definitivo la destinazione del personale della Provincia da dichiarare in esubero


Le organizzazioni sindacali dichiarano pertanto il prosieguo dello stato di agitazione e comunicano fin d’ora l’attivazione di ogni forma di lotta che sarà ritenuta necessaria ai fini delle giuste rivendicazioni dei lavoratori”.